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LA CANTINA DEL SABATO DI MAGGIO 2004: CANTINE LEONARDO, VINCI

La Condotta Fiorentina di Slow Food ha da sempre rapporti più che amichevoli con tante aziende vinicole del territorio. Tra queste le Cantine Leonardo di Vinci è sempre stata una delle più vicine, avendo o avendo avuto tra i suoi dipendenti e collaboratori diversi membri della Piccola Tavola. È da ricordare anche la collaborazione diretta per il concorso letterario "Galeotta fu la cena", giunto quest'anno alla settima edizione.
Ebbene il 22 maggio siamo finalmente andati in visita a Vinci, colmando una lacuna clamorosa, per una delle più interessanti "Cantine del Sabato". Ad accoglierci l'enologo Alberto Antonini, attualmente direttore tecnico dell'azienda pur rimanendo consulente per diverse altre. Alberto ci ha subito condotto in una degustazione guidata di stampo internazionale: non solo perché collabora da anni con fattorie di vari continenti, ma anche per illustrare il senso dell'iniziativa "Dalle Vigne", la società che da poco più di un anno distribuisce svariate etichette italiane e straniere insieme ai prodotti delle Cantine di Vinci. Nel bel granaio ristrutturato ed adibito a sala degustazione abbiamo così assaggiato Grenache e Viognier dell'azienda Parsimon dal Languedoc, il Malbec dell'argentina San Polo e il Carmenere cileno di Apaltagua, oltre al portabandiera Chianti Leonardo e al Santo Ippolito, uvaggio internazionale dalle vigne di Vinci. Inevitabile e interessantissimo il confronto di opinioni sull'evolversi dei gusti e dei mercati, fatto nel nostro stile fra un bicchiere e l'altro. Meglio smarcarsi dai limiti della nostra tradizione terrioriale o rinforzarla? Forse il Malbec argentino dimostra che si stanno consolidando caratteri territoriali nuovi.

Dopo la visita alle cantine di affinamento siamo risaliti verso Casale di Valle, il centro di accoglienza magnificamente situato sulla collina che guarda proprio le viti di merlot e syrah di Santo Ippolito. Giusto sulla destra della strada, salendo, il vigneto sperimentale curato dal prof. Scienza, con 21 cloni di sangiovese sparsi sull'appezzamento. S'intravede di lontano anche la località San Zio, non lontano da Cerreto Guidi; un sito che Antonini, che qui è nato, ritiene ideale per il sangovese della zona. Il Casale è una bellissima villa con tanto di Cappella citata su mappe del 1100 , attualmente proprietà diretta delle Cantine Leonardo con i vigneti circostanti, un tempo della Fattoria di Montalbano. Qui abbiamo apprezzato la familiare accoglienza aziendale che ci ha permesso di esaltare al massimo la linea dei vini provenienti dalle vigne intorno. Le papardelle sull'anatra, il peposo alla fornacina e una speciale torta al formaggio hanno esaltato il gusto rispettivamente del Chianti riserva, del San Zio e del Vin Santo Tegrino. Il gruppo si è fatto anche la classica passeggiata del dopo-pranzo, andando a scoprire, nei terreni, le conchiglie fossili di un milione di anni fa, prima del ritiro del mare, che ancora "funzionano" come apportatrici di sapore ai vini

Alberto Antonini guida la degustazione nell’ex-granaio

 

Le barriques dove riposa il Sant’Ippolito

 
In lontananza, la collina di San Zio
 
La collina di Santo Ippolito, vista da Casale di Valle
 

Il vigneto sperimentale…

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