Da
alcuni anni la Condotta Slow
Food di Firenze chiude l'anno in bellezza: la consueta cena all'Enoteca
Pinchiorri è or mai
un appuntamento irrinunciabile per un gruppo di irriducibili che ogni
anno, con gran piacere, si ritrova in via Ghibellina per un'esperienza
esaltante; lunedì 20 dicembre 2004 ci siamo ritrovati per cenare
nel ristorante più prestigioso di Firenze, tre stelle michelin,
ai massimi livelli italiani ed europei, una delle cantine più
premiate del mondo. I patron
del ristorante, Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri, ci hanno accolto
calorosamente e hanno architettato per noi uno strabiliante menù
che ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, l'eccellenza dello staff
di cucina. Ci siamo deliziati con
- Fegato grasso cotto nel sale,
leggermente affumicato, con cubo di mela
- Noci di capesante alla griglia,
le loro barbine "cotte come la trippa", e raviolo fritto
farcito di cardi
- Astice gratinato con mousse
di baccalà, purè di cavolo verza e salsa allo zafferano
- Spaghetti di farina di mandorle,
con sgombro,
cime
di rapa e crema di mandorle
- Agnolotti di faraona e burrata,
olive candite, pomodorini, scaglie di ricotta e salsa di fagioli
- Fagottino di coda di bue croccante
con rape al rosmarino e tartufo bianco
- Petto d'anatra confit e passato
allo spiedo con polenta bianca e datteri, salsa al peperoncino
- Caldo e freddo di formaggio
di fossa con le pere
Questo sontuoso menù è
stato magistralmente accompagn ato
da alcune perle dell'enologia mondiale, selezionate dalla sterminata
cantina (120.000 bottiglie, tra cui alcuni pezzi unici) del ristarante:
- Champagne Krug Vintage 1990
- Tokaji aszù Nyùlàsz
- Chevalier Montachet 1997 Domaine
Leflaive
- Clos Vougeot 1999 Mèo
Camuzet
- Chàteau Margaux 1986
Un discorso a parte (ed un 'servizio'
fotografico dedicato) per il vino selezionato in accompagnamento al
dessert, latte in gelatina, cremoso e in schiuma con gelato di castagne,
ed alla piccola pasticceria che ha concluso in maniera più che
degna la sontuosa serata: Chàteau d'Yquem 1995, il più
prestigioso dei Sauternes, di cui l'Enoteca Pinchiorri possiede una
strabiliante progressione di annate (a partire dal 1904!!).
Per chi non c'era, e per chi si
è affrettato ad andar via alla fine della cena, si sappia che
mentre i soci si allontavano per recarsi a casa, due 'seccatori' sono
riusciti ad intrufolarsi, con l'autorizzazione personale del cordialissimo
Giorgio Pinchiorri, in cantina per una rapida visita al tempio degli
amanti del vino, per rendersi conto di persona dello sterminato patrimonio
di bottiglie custodito, a temperatura controllata, al piano di sotto:
è tutto vero !!!
A rivederci, al prossimo anno !!!
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