E’ la cifra spesa per riaggiustare i danni provocati dai tacchi alti; lo rivela una ricerca britannica condotta su mille ragazze dai 15 anni in su, che ha scoperto come ogni anno nel Regno Unito vengano spesi ben 29 milioni di sterline (36 milioni di euro), per interventi di «raddrizzamento» delle dita dei piedi, di asportazioni di calli e di unghie incarnite, nonchè per trattamenti che servono a sbloccare i nervi danneggiati dall’andatura incerta e innaturale che si assume con 12 centimetri di altezza artificiale in più. La cifra è così alta perchè spesso le donne ammettono di doversi rivolgere a strutture private, visto che nel pubblico le liste d’attesa per queste procedure sono lunghissime. E se un intervento effettuato in ospedale costa in media 1.500 euro, scegliendo una clinica privata il prezzo raggiunge i 5 mila euro. Sommando tutti i tipi di operazioni necessarie a rimettere in sesto i piedi, la cifra totale raggiunge dunque i 36 milioni di euro l’anno.
In rapida diffusione sono poi gli interventi di chirurgia estetica per riempire con uno speciale filler il tallone e rendere la falcata più confortevole anche con un tacco 20. Il consiglio degli esperti, contrari a queste esagerazioni, è senz’altro quello di alternare il più possibile scarpe alte con calzature da ginnastica, morbide e di gomma e in grado di far rilassare il piede e di compensare gli sforzi effettuati dalla schiena.