acqua e arsenico: un’emergenza all’italiana

concentrazioni eccessive di arsenico generano rischi sanitari: lo afferma il Comitato scientifico dei rischi sanitari e ambientali della Commissione Europea (SCHER). In particolare, una concentrazione di arsenico nell’acqua potabile superiore a 20 μg/l potrebbe causare alcune forme di cancro.
Dal 2001 l’Europa fissa in 10 μg/l la concentrazione massima di arsenico tollerabile nell’acqua somministrata per l’uso ai cittadini. L’Italia recepisce la direttiva con il Decreto Legislativo n.31/2001: i gestori hanno tempo fino al 25 dicembre 2003 per mettersi in regola con il nuovo parametro.

Il balletto delle cose dette e non fatte si prolunga fino ai giorni nostri: i dettagli li trovate sul fatto quotidiano con l’emergenza che scoppia in questi giorni, vai di commissario straordinario per risolvere (ce la farà?) un problema che risale al 2001 e che, parrebbe, nessuno ha affrontato seriamente.
Di deroga in deroga si stabilisce, per legge, che concentrazioni pericolose di arsenico (e di boro e di fluoro: leggi anche l’articolo di altroconsumo) sono invece tollerabili (per anni) con tutto ciò che può comportare una decisione politica di tal tipo . . .
Forse sarete interessati a sapere se l’acqua che esce dal vostro rubinetto è in deroga: eccovi la lista completa dei comuni derogati cioè dei posti dove l’acqua è meglio berla in bottiglia . . .

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