3 casi di epatite tossica attribuibili all’assunzione di estratti di Aloe vera.
Nei pazienti analizzati non si riscontravano particolari fattori di rischio per l’epatite; dopo la sospensione dell’estratto i valori delle transaminasi (e di altri marker di sofferenza epatica) sono rapidamente tornati alla normalità. La epatotossicità da antrachinoni è nota da tempo, ma conviene ricordarla anche con questi nuovi casi, perché si tratta di una pianta spesso utilizzata in pazienti particolarmente delicati e debilitati come quelli oncologici.
L’uso di Aloe, soprattutto in questi soggetti, richiede la consapevolezza di possibili interazioni con i farmaci chemioterapici e la oculata scelta di estratti depurati.
Yang HN et al.
Aloe-induced toxic hepatitis
J Korean Med Sci. 2010;25(3):492-5.
NdS 102 articoli pubblicati su PubMed riguardanti l’epatite da Aloe vera . . .