I numeri: oltre 700.000 persone in Europa (84.000 in Italia) con circa 220.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno (27.000 nel nostro Paese).
L’incidenza è stimata tra il 4% e l’8% negli uomini e tra lo 0,5% e l’1% nelle donne con più di 60 anni.
La prima edizione della campagna di prevenzione dell’aneurisma aortico addominale promosso da Sicve e dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione coinvolgerà 24 centri specialistici in 16 Regioni italiane. Il programma di screening, chiamato Un minuto per la vita offre la possibilità alla popolazione italiana maschile tra i 65 e gli 80 anni, fascia di età più a rischio, di effettuare visite specialistiche gratuite, durante le quali verrà effettuato un esame ecografico addominale per valutare il diametro dell’aorta addominale.
L’efficacia dello screening nel ridurre la mortalità derivata dalla rottura dell’aneurisma aortico addominale è stata documentata dallo studio Multicenter aneurysm screening study (Mass) realizzato nel Regno Unito, che ha dimostrato di poter prevenire oltre 2.000 morti l’anno. Inoltre, è stato anche stimato un rapporto costo/beneficio più vantaggioso rispetto a quelli per altre patologie dell’età adulta.
Il programma ha ricevuto il Patrocinio del Senato della Repubblica e del ministero della Salute e ha visto, come primi partecipanti, 100 senatori, i quali hanno risposto all’invito di sottoporsi a un esame ecografico per valutare un’eventuale dilatazione dell’aorta addominale, dando un segnale importante ai cittadini.
Ne avevo già parlato in questi articoli; la mia riflessione personale è: quanto spreco di tempo e risorse !!
Basterebbe semplicemente far dialogare i tanti database sanitari già presenti in Italia: ospedali, case di cura, medici della mutua, ASL e chi più ne ha ne metta; un banale controllo incrociato su tutte queste banche dati – che attualmente, in Italia, non si parlano – consentirebbe di escludere dal followup una gran quantità di pazienti che oggi afferiscono a controllo per valutare l’eventuale presenza di aneurisma (ma già si sa che non ce l’hanno!) . . .
Ho 57 anni.Sono stato operato ai Riuniti di Bergamo nel 2001 di aneurisma addominale con protesi esterna e in seguito con due endoprotesi dop l’arco aortico. Oggi sono sotto controllo e tra le due operazioni si è formata una sacca che rimane costante. Sono stato uno dei primi a provare questa nuova tecnica e sono grato a tutte le persone che mi hanno aiutato. Vedo dalle statistiche che non sono solo uno dei 27000 in Italia. Mal comune mezzo gaudio – ma il male è che per lo stato io sono perfettamente normale e devo lavorare ancora fino a quando non schiatto. Non mi hanno riconosciuto niente, ne invalidita ne nessuna forma di aiuto. Si vede che l’aorta è meno importante della falange di qualche dito.