in Italia sono stati censiti 91 centri del SSN specializzati in disturbi della nutrizione e dell’alimentazione: 48 centri al Nord (16 in Emilia-Romagna), 14 al Centro Italia e 29 tra Sud e Isole.
Anoressia, bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating) e il binge drinking sono disturbi della nutrizione e dell’alimentazione che colpiscono, principalmente, le ragazze (90% dei pazienti).
Il 59% degli utenti hanno tra i 13 e 25 anni di età, ma ci sono anche (6% dei pazienti) bambini con meno di 12 anni.
I centri del SSN sono stati mappati da Iss grazie ad una piattaforma online, interattiva e aggiornabile in tempo reale, dove sono censiti tutti i centri dedicati alla diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare [piattaformadisturbialimentari.iss.it].
Durante la pandemia da SARS-COV-2 si è verificata una recrudescenza dei disturbi del comportamento alimentare come anche di molti altri disturbi mentali.
Il risultato è stato raggiunto attraverso il progetto MA.NU.AL che il ministero della Salute, nell’ambito delle Azioni Centrali del CCM, ha affidato al Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità.
Dal 2022 il censimento coinvolgerà anche le strutture private accreditate.
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