ieri sera sono andato a vedere un drammatico documentario sull’emergenza rifiuti e sulla contaminazione ambientale da diossina nella regione Campania: un affresco terrorizzante sulla gestione dissennata delle risorse ambientali che inchioda i politici – sia locali che nazionali – alle lore responsabilità e che traccia un quadro di evidente collusione degli ambienti politici con la criminalità organizzata.
A tal proposito mi viene in mente un articolo che ho letto di recente in cui si ribadisce l’impegno degli ordini professionali medici a tutelare la salute pubblica in particolare nelle zone dell’emergenza rifiuti: tante parole e promesse che, dopo aver visto il film di ieri, appaiono vuote e prive di concreto impatto sulla situazione in cui si trovano a vivere gli agricoltori, gli allevatori e quale ultimo anello della catena i consumatori della regione Campania e non solo.
BIUTIFUL CAUNTRI
Regia: Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio, Peppe Ruggiero
Durata: h 1.23
Nazionalità: Italia 2007
Genere: documentario
Al cinema nel Marzo 2008
Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole. Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un’attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale.