L‘arresto cardio-respiratorio sul territorio è un problema di sanità pubblica che assomma a circa 420000 casi/anno negli USA ed a 275000 casi/anno in Europa: uno studio svedese, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicine, evidenzia come la RCP rianimazione cardio-polmonare sul territorio è efficace, può salvare (tante) vite.
Secondo questo studio l’intervento del passante occasionale che eroghi una corretta rianimazione cardiopolmonare RCP nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi medicalizzati aumenta la sopravvivenza, al trentesimo giorno, dal 4% (in assenza di alcun intervento) al 10,5 %.
Potrebbe sembrare un guadagno marginale, insignificante: fate voi il calcolo in relazione ai numeri succitati ($ vs 10 % su circa 420000 casi/anno negli USA e 275000 casi/anno in Europa).
Sarebbe pertanto importante diffondere la cultura della rianimazione cardiopolmonare: appare promettente l’uso di app per smartphone che possono avvisare i soccoritori professionisti nelle immediate vicinanze dell’emergenza cardio-respiratoria, per guadagnar tempo e serrare ancor di più gli anelli della catena della sopravvivenza.
Ingela Hasselqvist-Ax et al
Early Cardiopulmonary Resuscitation in Out-of-Hospital Cardiac Arrest
N Engl J Med 2015; 372:2307-2315June 11, 2015DOI: 10.1056/NEJMoa1405796
Mattias Ringh et al
Mobile-Phone Dispatch of Laypersons for CPR in Out-of-Hospital Cardiac Arrest
N Engl J Med 2015; 372:2316-2325June 11, 2015DOI: 10.1056/NEJMoa1406038