“I benefici sull’attività sportiva determinati dalle bevande nervine, soprattutto caffè, tè e cioccolata, dipendono in primo luogo dal loro, sia pur differente, contenuto di tre sostanze metilxantiniche: caffeina, teofillina e teobromina” dichiara Michelangelo Giampietro, docente di Alimentazione della Scuola dello Sport del Coni di Roma.
“Gli effetti fisiologici e farmacologici della caffeina sono molteplici, non solo l’azione di stimolazione sul sistema nervoso centrale in grado di migliorare le capacità di concentrazione, ma comprenderebbero anche la riduzione della sensazione soggettiva della fatica e, quindi, il miglioramento dell’efficienza fisica”.