… del terzo millennio: il criterio è che tanto una mail non costa nulla, magari è vero ……
Io faccio sempre una visita al blog di Paolo Attivissimo – che ha istituito un vero e proprio «servizio antibufala» che cerca di tenere una lista delle catene circolanti – «Il disinformatico» prima di inoltrare qualunque messaggio email di allarme o richiesta aiuto.
Negli ultimi giorni, due sono state rilanciate in rete e via sms: la prima riguarda un presunto bambino di 17 mesi che avrebbe «urgente bisogno di sangue del gruppo B positivo per guarire da una leucemia fulminante». Nell’appello si riporta il numero di telefono dell’Ospedale pediatrico Meyer. Ma da Firenze è arrivata piu’ volte la smentita. L’altra catena di Sant’Antonio suggerisce un metodo per salvarsi in caso di infarto: tossire violentemente per riavviare il muscolo cardiaco pochi secondi dopo che ha cessato di battere. Niente, in realtà, di più pericoloso. Queste catene non sono solo fastidiose, quindi, ma rischiano anche di ingenerare comportamenti nocivi, o per se’ (vedi il caso dell’infarto) oppure per gli altri (vedi il caso del centralino di un ospedale intasato. Senza contare che continuando così quando ci sarà un messaggio con una richiesta vera nessuno probabilmente lo prenderà in conmsideraione.
quella bufala sembra un toro. Come UNICA commentatrice del tuo blog si prega di migliorare la qualità delle immagini scelte please (potrei linkarti al mio blog così magari qualche visitina in più la raccatti ahahah) ;-P
cara Unica commentatrice
la vada a veder i post precedenti, please …
io pure ti commento!
e guarda..se non ti dai noia..io ti linkerei volentieri!
ma figurati
personalmente provvedo subito
😉
sarà mica che la bufala ti fa venir nostaglia di casa ?