Un nuovo progetto fortemente voluto e finanziato dall’assessorato alle Politiche educative scolastiche della famiglia e della gioventù del Comune di Roma, porterà un nuovo sistema di screening della celiachia nelle scuole primarie di Roma. Il metodo, che consente di analizzare in 48 ore dai 300 ai 400 campioni, coinvolgerà circa tremila bambini. Un gruppo di ricerca, coordinato da Margherita Bonamico, del dipartimento di pediatria dell’Umberto I, in collaborazione con Claudio Tiberti, del laboratorio di scienze cliniche della Sapienza, ha messo a punto un metodo innovativo, poco costoso e di facile esecuzione, che permette di dosare gli anticorpi anti-transglutaminasi tissutale (Ab tTG) nella saliva con un metodo radioimmunologico.
“Abbiamo ritenuto di fondamentale importanza finanziare questo screening innovativo – ha spiegato l’assessore alle Politiche educative scolastiche, Laura Marsilio – che consente una rapida diagnosi della malattia celiaca nei bambini. La celiachia è una malattia silente, ancora poco conosciuta dai genitori, e riteniamo importante aiutare le famiglie a capire meglio come certe problematiche diagnosticate precocemente possano ridurre danni futuri e consentire uno stile di vita normale”.
Il progetto verrà proposto ai genitori dei bambini della prima classe della scuola primaria, per ottenere il consenso a effettuare lo screening. I risultati saranno poi comunicati ai genitori e i bambini risultati positivi avranno la possibilità di effettuare altri accertamenti diagnostici e di essere seguiti al dipartimento di pediatria, all’interno del Sistema sanitario nazionale, allo scopo di avere un accrescimento ottimale e di prevenire le complicanze della malattia non individuata e non curata precocemente.