Secondo la Corte di Giustizia Europea il dovere di risarcimento, benché non sia espressamente previsto dal diritto comunitario, costituisce parte integrante inscindibile dell’ordinamento giuridico comunitario, in quanto quest’ultimo vedrebbe ostacolata la sua piena efficacia e ridotta la tutela dei diritti da essa creati se i cittadini comunitari non avessero la possibilità di ottenere un risarcimento qualora i loro diritti siano violati da un’azione degli Stati membri contraria al diritto comunitario.
Tuttavia la tardiva ricezione delle direttive comunitarie (con esclusione dell’appellante dalla attuazione delle stesse) se non si è tradotta in uno svantaggio sul piano della remunerazione per le ragioni sopra esposte ha comunque comportato un danno per l’appellante con riferimento: 1) al conseguimento da parte della stessa di un diploma escluso dall’automatico riconoscimento in ambito comunitario; 2) alla diversa e minore valutazione del diploma conseguito sul piano interno ai fini dei concorsi per l’accesso ai profili professionali.
La relativa azione risarcitoria conseguente al suddetto danno dalla stessa sofferto è inquadrabile nell’art. 2043 c.c. con termine di prescrizione quinquennale decorrente dal giorno in cui fatto dannoso si è verificato.
(Avv. Ennio Grassini – www.dirittosanitario.net)
io misono specializzato in chirurgia d’uegenza e pronto soccorso presso l’università di palermo. anno aaccademico 1992/3 e ho conseguito la specializzazione dopo 5 anni di studi nel dicembre del 1997. ovviamente nomn retribuito inquanto questa specializzazione così come quella DI AUDIOLOGIA è STATA RICONOSCIUTA DALL’UNIONE EUROPEA negli anni successivi. mi trovo quindi nella stessa situazione di quelli del 198271991.
voglio ricorrere perchè anche io così come quelli che si trovano nella mia situazione ne hanno diritto.
noi abbiamo lavorato assieme a quelli retribuiti ricoprendo gli stessi ruoli di quest’ultimi; stessi doveri ma diversi diritti.
E’ assurdo ed ingiusto. chiediamo giustizia.