colpo di calore in auto: morire dimenticato dal babbo o dalla mamma

mai lasciar il bimbo/a da solo in auto !

succede, molte volte in un anno: il colpo di calore in auto uccide decine di bimbi, negli USA (e non solo), perchè dimenticati in macchina dal genitore che se ne scorda, completamente preso dalla sua routine: si chiama amnesia dissociativa.

Segnalo questo eccellente articolo, di Gene Weingarten (marzo 2009) su washington post: un’ottima analisi del drammatico problema, tutt’altro che raro.
Altrettanto interessante, nel raggruppare statistiche ed evidenze, è questo articolo di huffington post e l’analisi di BBC: lo sapevate già (io NO!) che questo problema nasce dall’introduzione dell’air-bag ed il conseguente obbligo (1998 – USA) di posizionare il seggiolino di sicurezza per bimbi sui sedili posteriori (a meno che non ci sia la possibilità di disattivar l’air-bag del sedile passeggero anteriore) ?

Utile rammentare che i dispositivi anti abbandono sono stati introdotti, in Italia, dalla legge 117/2018 “Introduzione dell’obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi” e sono obbligatori dal 6 marzo 2020 per tutti i bambini sino ai 4 anni, indipendentemente da peso e altezza.

I NUMERI
Negli Stati Uniti ogni anno muoiono in media 36 bambini per il colpo di calore in auto: 468 morti negli ultimi 12 anni. In Italia si sono verificati, negli ultimi 25 anni, 11 casi della cosiddetta “Sindrome del bambino dimenticato”: l’ultimo, in Italia, è di luglio 2024.
In Francia la Commissione per la sicurezza dei Consumatori ha rilevato che, tra il 2007 e il 2009, 5 morti e 24 casi di colpo di calore in auto. Il 54 % dei genitori aveva lasciato intenzionalmente il bambino in auto, per svolgere qualche commissione, sottovalutando il rischio legato a tale comportamento; il 46% aveva dimenticato il bambino in automobile recandosi al lavoro o tornando a casa.
Rari casi mortali di ipertermia anche in Belgio (2 in totale nel 2007- 2008), Israele (4 in totale tra il 2004 e il 2008 – solo nel 2008, 19 casi fortunatamente non mortali).
Anche in Italia, Paesi Bassi, Islanda e Ungheria sono stati segnalati casi mortali di ipertermia in bambini lasciati incustoditi in automobile.

Cosa c’è da tenere a mente, per evitare queste tragedie ?
Che può sembrar logico lasciar il bimbo/a in auto, da solo, mentre si va rapidamente a sbrigare delle faccende ma è bene sapere che i bimbi sono particolarmente sensibili all’innalzamento della temperatura ed alla conseguente disidratazione: la temperatura corporea si eleva da tre a cinque volte più velocemente degli adulti.
La prima causa di morte – dopo gli incidenti – dei bambini in relazione all’uso di automobili è il colpo di calore: ogni 8 giorni un bambino muore a causa di colpo di calore da dimenticanza in automobile (USA).
Quando fa molto caldo, la temperatura all’interno di un’automobile può salire da 10° a 15°C ogni 15 minuti: aprendo i finestrini non si riduce in modo significativo l’innalzamento della temperatura nell’abitacolo.
L’ipertermia può diventar un problema serio nel giro di circa 20 minuti, la morte può verificarsi in tempi rapidi, anche entro circa 2 ore.
L’ipertermia non è esclusivamente un’eventualità da giornate torride: può verificarsi anche nelle giornate fresche, con temperature intorno ai 22°C. L’abitacolo dell’ automobile può surriscaldarsi (specialmente se l’auto è parcheggiata al sole) fino a superare i 40°C, anche se i valori di temperatura esterna non sono particolarmente elevati.
La maggior parte delle vittime di ipertermia ha un’età compresa tra 0 e 4 anni.

Cosa si può fare per ridurre il numero – comunque esiguo – di questi tragici eventi fatali ?
– mai lasciare da solo il bimbo/a in auto, anche per tempo brevissimo
– NON lasciare mai l’auto aperta (porte, bagagliaio), in modo da evitare che il bimbo/a ci si chiuda dentro inavvertitamente.

i numeri, negli USA, del colpo di calore in auto

– lasciare vicino al bimbo, sul sedile posteriore, qualche oggetto necessario per andare in giro (la borsa, il cellulare …) in modo da non poter non accorgersene quando si esce di macchina ed anche poggiare gli oggetti personali del bambino (pannolini, borse e biberon) sul sedile anteriore, in modo che ti ricordino la presenza del bambino.

– un promemoria in agenda può segnalarti se hai portato o meno il bambino a destinazione, come programmato. Se si verifica un cambiamento di programma nella consegna o nel ritiro del bambino, comunicalo sempre ad altri (partner o a un’altra persona di fiducia, i nonni per esempio).

– Chiedi alla persona che si prende normalmente cura del bambino (per esempio la responsabile dell’asilo o del nido o la baby-sitter) di avvertirti se il bambino non è stato accompagnato all’asilo o al nido, come di solito accade.

– se vedi un bimbo da solo in un’automobile: chiama il soccorso telefonico 118 e consultati con l’operatore professionale per operare nel miglior modo possibile. Una telefonata potrebbe salvare una vita.
Fonte: www.safekids.org e www.childsafetyeurope.org

Se vuoi saperne di più sull’amnesia dissociativa, clicca qui.

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