Il licopene, l’antiossidante contenuto nella buccia del pomodoro, fino ad ora valutato come un prezioso alleato contro il tumore della prostata, è anche considerato una valida terapia anti infarto e ictus.
I dati presentati a Taormina per il Mediterranean Cardiology Meeting dimostrano come tale sostanza sia capace di bloccare l’ossidazione dei lipidi, in modo da ridurre il rischio della formazione di placche che causano problemi cardiovascolari.
Il licopene e’ pero’ biodisponibile, e quindi utilizzabile dall’organismo, solo se cotto. Per permettere al corpo di beneficiare di questo antiossidante sarebbe necessario in teoria consumare ogni giorno un chilo di pomodori che in forma concentrata si trasformano in 100 grammi. Questa quantita’ riuscirebbe a ridurre consistentemente, in modo variabile a seconda delle condizioni di partenza della persona, il rischio di incidenti cardiovascolari. L’associazione italiana di aritmologia e cardiostimolazione calcola che utilizzando il pomodoro come elemento cardine della dieta mediterranea si possa ridurre il rischio di infarto fino al 30%.
I cardiologi sono pertanto concordi nel considerare l’opportunita’ di tradurre queste indicazioni in un protocollo di prevenzione alimentare.
Colombo ha scoperto una delle cose più care a noi Italiani…..senza pomodoro saremmo proprio messi male…………..è praticamente indispensabile….in più fa anche bene……
non posso che darti ragione!
Non so se le proprietà benefiche del pomodoro potranno far pari con le centinaia di milioni di indigeni americani sterminati in nome del progresso e dell’evangelizzazione, in realtà per ingordigia di risorse naturali e territorio . . .