avevo letto, non molto tempo fa, un articolo sul dar piacere, tramite l’alimentazione, ai malati terminali: c’hanno pensato in Francia, aprendo un wine bar in ospedale.
Stesso tema, riflessioni delicate e dolorose, risposte tutte da scoprire in questo bell’articolo, scritto da Jessica Nutik Zitter, medico, pubblicato sul NYT (in inglese)
Qual è la vostra opinione ?
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La medicalizzazione a tutti i costi, finalizzata a prolungare di giorni / settimane una vita disumanizzata è preferibile alla conservazione di un minimo di relazionalità, esemplificata dal gesto di dar da mangiare al paziente terminale ?