sarà un articolo molto breve, che di sostanza (ho effettuato varie ricerche, con varie keywords: il risultato NON cambia) scientifica non ce n’è: opinioni retoricamente ben argomentate fin troppe, invece.
Su FB si sviluppa il confronto: l’opinione tiene botta, l’assenza di sostanza scientifica viene squadernata incontrovertibilmente.
Se non ci credete, riprovateci: fate la vostra ricerca su PubMed per realizzare quale sia lo spessore scientifico delle tesi anti-vacciniste di Serravalle, che tanto seguito ha sul web.

La domanda che bisogna farsi è la seguente: come mai un medico che ha opinioni così accattivanti, capace di crear un movimento di opinione così vivace non ha trovato modo di farsi pubblicare un articolo che sia uno su una delle migliaia riviste scientifiche indicizzate da PubMed e, pertanto, parla, al popolo del web, di sue personali opinioni il cui peso scientifico è pari ai miei suggerimenti su dove andare a mangiar la pizza …
Lo so, ovviamente qui entra in campo il boykott da parte del complotto delle multinazionali….
Vi rimando alle cifre, che parlano chiaro, pubblicate dal Prof Roberto Burioni: le multinazionali complottarde (che hanno, sicuramente, le loro colpe, non sarò io a negarlo) guadagnerebbero molto di più dalle complicanze delle malattie prevenibili dai vaccini che dalla  distribuzione a tappeto di vaccini!