ortoressia e bigoressia in aumento: il 25-30% sul totale della popolazione affetta da disturbi alimentari è rappresentata ormai da maschi. Attualmente, il rapporto tra uomini e donne che soffrono di disordini alimentari e’ di 1 a 4 rispetto a 20 anni fa quando la componente maschile si attestava su quella femminile con un rapporto di 1 a 15.
I nuovi dati sono contenuti nel libro Giganti d’argilla – I disturbi alimentari maschili scritto dalle psichiatre Laura Dalla Ragione e Marta Scoppetta. Risulta addirittura che nel disturbo da abbuffata compulsiva si sfiora la parita’ dei sessi con un rapporto di 3 uomini a 4 donne, mentre complessivamente il sesso maschile rappresenta il 25-30% della popolazione che si ammala di anoressia o bulimia di cui il 5-10% anoressici e il 10-15% bulimici. Nel Disturbo da abbuffata compulsiva si ingeriscono enormi quantita’ di cibo senza ricorrere a quelle pratiche catartiche tipiche della bulimia come vomito, uso di lassativi o diuretici. L’espiazione corporea preferita dagli uomini, in questo caso, e’ l’iperattivita’ fisica. Il disturbo esplode all’improvviso e puo’ portare il soggetto ad ingerire fino a 5000 chilocalorie.
Altre patologie individuate come ‘maschili’ sono l’ortoressia e la bigoressia che hanno in comune l’esasperazione del salutismo e del culto della forma fisica. L’ortoressia e’ l’ossessione per il cibo puro, sano, del quale non si puo’ fare a meno per il timore di ammalarsi mentre la bigoressia e’ caratterizzata dalla preoccupazione, in uomini visibilmente muscolosi, di essere troppo magri e poco prestanti. Tra i fattori di rischio che predispongono un uomo ai disturbi alimentari vi sono episodi traumatici, obesita’ infantile, omosessualita’, attivita’ sportiva svolta con eccessiva competizione.
Visita il sito dedicato ai distubi dell’alimentazione.