Parte del testo del Decreto Legislativo 112 del 25/06/2008 “Decreto Brunetta”
Leggi anche la circolare esplicativa riguardo al decreto e la circolare ministeriale indirizzata alla Corte dei Conti
Articolo 71
Assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
1. Per i periodi di assenza per malattia, di qualunque durata, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nei primi dieci giorni di assenza e’ corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennita’ o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonche’ di ogni altro trattamento accessorio. Resta fermo il trattamento piu’ favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore per le assenze per malattia dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonche’ per le assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita. I risparmi derivanti dall’applicazione del presente comma costituiscono economie di bilancio per le amministrazioni dello Stato e concorrono per gli enti diversi dalle amministrazioni statali al miglioramento dei saldi di bilancio. Tali somme non possono essere utilizzate per incrementare i fondi per la contrattazione integrativa.
2. Nell’ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell’anno solare l’assenza viene giustificata esclusivamente mediante presentazione di certificazione medica rilasciata da struttura sanitaria pubblica.
3. L’Amministrazione dispone il controllo in ordine alla sussistenza della malattia del dipendente anche nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative. Le fasce orarie di reperibilita’ del lavoratore, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, e’ dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14 alle ore 20.00 di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi.
4. La contrattazione collettiva ovvero le specifiche normative di settore, fermi restando i limiti massimi delle assenze per permesso retribuito previsti dalla normativa vigente, definiscono i termini e le modalita’ di fruizione delle stesse, con l’obbligo di stabilire una quantificazione esclusivamente ad ore delle tipologie di permesso retribuito, per le quali la legge, i regolamenti, i contratti collettivi o gli accordi sindacali prevedano una fruizione alternativa in ore o in giorni. Nel caso di fruizione dell’intera giornata lavorativa, l’incidenza dell’assenza sul monte ore a disposizione del dipendente, per ciascuna tipologia, viene computata con riferimento all’orario di lavoro che il medesimo avrebbe dovuto osservare nella giornata di assenza.
5. Le assenze dal servizio dei dipendenti di cui al comma 1 non sono equiparate alla presenza in servizio ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione integrativa. Fanno eccezione le assenze per congedo di maternita’, compresa l’interdizione anticipata dal lavoro, e per congedo di paternita’, le assenze dovute alla fruizione di permessi per lutto, per citazione a testimoniare e per l’espletamento delle funzioni di giudice popolare, nonche’ le assenze previste dall’articolo 4, comma 1, della legge 8 marzo 2000, n. 53, e per i soli dipendenti portatori di handicap grave, i permessi di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
6. Le disposizioni del presente articolo costituiscono norme non derogabili dai contratti o accordi collettivi.
Lavoro per la PA da ormai 11 anni. La commistione tra politica e gestione è fortissima; non conosco un dirigente ASL che non sia stato “scelto” dai vertici a loro volta nominati dalla regione. I concorsi sono programmati: pubblicati solo quando si sa già il nome del vincitore. I contratti a termine sono stipulati dagli amministratori ad i loro conoscenti ed amici. Ho presentato domanda di mobilità, mi è stato chiesto il nome del partito che voto perchè il direttore dell’ASL (è lui che mi fece la domanda) deve fidarsi dei suoi collaboratori.
Le gratificazioni ed i premi in denaro sono solo per gli amici, si assiste a spartizioni di denaro pubblico immotivate e discriminatorie.
La copertura degli incarichi esula dalla competenza, anzi è molto più manovrabile un ingegnere al bilancio che è costretto a firmare atti di contabilità pur non capendo nulla che affidare l’incarico ad un laureato in economia e commercio.
I mali della PA non si colpiscono con il DL 112, ma responsabilizzando e sanzionando gli amministratori che tutto fanno tranne perseguire l’interesse pubblico.
Perchè attualmente gestire un ente locale è un po’ come avere una propria impresa senza rispondere delle perdite di gestione!!
ma sanzionare gli amministratori vuol dire colpire indirettamente chi quell’aministratore l’ha nominato, ovvero il politico . . .
basta il certificato del medico SSN
http://www.innovazionepa.gov.it/dipartimento/docs_pdf/Parere_Lavoro_malattia_04.07.08.pdf
mi viene un colpo a leggere cosa pensavo fosse il minimo… se sei malato non esci… se non puoi lavorare, tanto meno puoi andare in giro…. e se devi andare a fare delle visite mediche da sempre esistono i certificati medici che ti permettono di farle anche in orario di controllo…
è veramente scandaloso come “funziona” il lavoro in italia..
chi meno fa è premiato, chi si spacca il di dietro invece viene punito perchè fa troppo.. e sopratutto non viene assolutamente premiato per il lavoro che fa…
[…]Perchè attualmente gestire un ente locale è un po’ come avere una propria impresa senza rispondere delle perdite di gestione!![…]
non è un po come gestire.. è proprio gestire…. in italia il pubblcio è una manna dal cielo, non puoi essere licenziato, puoi fare cosa vuoi, acnhe se vai in perdita nessuno paga (se non i cittadini)…..
chissà poi perchè gli imprenditori italiani (sopratutto quelli piccoli) non riescono a vivere… visto che per loro se sei malato ci perdi e basta… se sei in perdita, ci perdi e basta.. se lavori male ci perdi e basta…… tutte belle cose che non succedono nel pubblico.. a tutti i livelli (sopratutto i responsabili.. o presunti tali visto che in italia non esistono responsabili.. neppure per stragi….)
che paese di m……. e il pubblcio è solo uno dei problemi.. poi c’è il lavoro non pubblico, i politici, le tasse, la tv.. i giornalisti o presunti tali… la giustizia….
qualcuno riesce a trovare qualcosa che funzioni in italia? non dico che funzioni bene, ma che funzioni… persino la mafia ha problemi in italia…
assolutamente d’accordo su ogni cosa nasosan.. anche se diranno che è tutto un luogo comune! é la pura verità.. e prima riusciamo ad indignarci, TUTTI, prima si potrà entrare nell’ordine di idee che qualcosa possa cambiare..
Brunetta è un professore universitario. Appartiene alla categoria di dipendenti pubblici più privilegiata in assoluto, che, infatti, è esclusa dal decreto. Chi ha frequentato una università statale sa di cosa parlo. Non ci sono mai! E al loro posto, a lavorare per loro, una marea di ricercatori precari e malpagati.
Questo decreto mette in difficoltà soprattutto chi vive da solo e non ha una rete sociale a cui appogiarsi. Non pensavo che la politica “della famiglia” venisse portata avanti anche in questo modo…
In particolare chi é solo e ha bimbi piccoli penalizza anche loro, se si ammala, niente scuola, niente parchi, sport, chissà se si mangia. Quello magari sì: pizza a domicilio pranzo e cena finchè non si guarisce.
@ nanosan: Il certificato medico permette di uscire per la visita medica, non per andare in farmacia, per ritirare un referto e nemmeno per fare la spesa o per andare a pagare un qualcosa in scadenza.
il tema è caldo e mi sembra necessario esprimere il mio parere: sono medico (quindi parte in causa per il rilascio certificati malattia) e per scelta non ho fatto concorsi, lavoro in libera professione (quindi il mio stipendio dipende rigorosamente da quanto lavoro: se non lavoro, come mi è capitato in passato per motivi di salute, non guadagno: lo stimolo più forte a lavorare, più di qualunque visita fiscale o controllo!).
Pertanto la considerazione di chi non può andare a lavorare ma si preoccupa di non poter far la spesa mi fa un pò sorridere: i malati veri li vedo, quotidianamente, e non si preoccupano di non poter pagar le bollette (io le pago tutte via internet, da casa) ma del loro stato di salute!
Se posso andare al supermarket (che, in città soprattutto sono aperti anche fino alle 21 e con orario continuato) forse ho energie anche per andare a lavorare . . .
Non voglio generalizzare, ma è evidente che bisogna pur creare delle regole che siano rispettate, qualcuno ne pagherà un prezzo, la collettività ne trarrà (a mio giudizio) indubbi vantaggi
la norma che mi pare più assurda riguarda la destinazione delle somme “non pagate” ai dipendenti malati.
Anche prima del decreto legge c’era comunque un sistema di controllo che prevedeva la non corresponsione delle somme relative alla produttività ai dipendenti non presenti per almeno il 30% delle ore mensili, tali somme però finivano in un fondo da redistribuire a fine anno a tutti i dipendenti. Mi sembrava logico, perché se io sono assente, qualcun altro comunque svolge il mio lavoro. Invece ora le somme finiranno nel bilancio in attivo dell’ente…
Come dire: I vertici sprecano soldi in divani di pelle e consulenze esterne? Poco male: basterà diffondere un po’ di virus influenzale nell’aria e i buchi di bilancio verranno coperti dalle malattie dei dipendenti!”
ma che cosa assurda!
ditemi ora come posso fare io.
soffro di attacchi di panico e sindrome depressiva. gli attacchi di panico che ho mi fanno a volte mancare totalmente l’ossigenazione e spesso cado in terra priva di sensi. sono in malattia dal 9 giugno e mi è stata protratta fino al 3 agosto pochi giorni fa. il mio compagno è fuori per lavoro dal lunedi al venerdi. sono sola con una bambina di quasi 2 anni. la mattina la porto al nido e alle 16.30 la vado a riprendere. non ho nessuno vicino di fidato, o parenti, che mi possano dare una mano. come oggi (solo) ho saputo la notizia sono stata malissimo. cercavo di scervellarmi per avere una soluzione. e sapete tutto questo anche per cosa è stato fatto? per colpa della mandria di idioti che si approfittano della malattia per stare a casa senza fare nulla e riposarsi. ed invece noi poveracci a casa a star male. per quel che mi riguarda anche il solo andare a prendere mia figlia a nido comporta grossi problemi. che idiozia!
So bene quali sono le caratteristiche del lavoro libero professionale, non soltanto le malattie non sono pagate, ma anche le ferie e qualsiasi altro tipo di assenza dal lavoro. Il lavoro libero professionale però ha un altro tipo di regime dal punto di vista fiscale e non é paragonabile al lavoro dipendente, ed é ai lavoratori dipendenti che si rivolge questo decreto.
Del resto, forse non tutti vivono in grandi centri urbani, forse non tutti hanno l’internet banking. Forse non tutti i “malati veri” sono quelli in pericolo di vita. Forse ci sono persone con una malattia infettiva che é bene non diffondano nell’ambiente di lavoro. Forse, chi soffre di depressione e ansia e non ha aiuti, potrebbe peggiorare il suo stato di salute.
@ Rebecca: ti consiglio di chiedere aiuto alla mamma di qualche bimbo che frequenta il nido con tua figlia e ti faccio tanti auguri.
Lavoro nell’amministrazione da 38 anni, ho fatto due concorsi esterni e sono al massimo livello: quindi con uno stipendio base lordo di 1500 euro. Con le indennità varie raggiungo circa 1600 in busta paga.
Ho una madre 94enne malata che devo accudire per forza io essendo figlia unica, e ‘godo’ della 104 di cui adesso dovrò pagare le spese.
Crede il caro ministro il cui stipendio mi piacerebbe conoscere di risanare con un farneticante decreto l’amministrazione inefficiente e corrotta sulle spalle di noi statali?
E il merito? E la professionalità? E il rendimento? Neppure una parola su queste turpi voci. Noi statali siamo considerati dei farabutti e se ci ammaliamo, agli arresti!
Auguri al ministro
ho saputo oggi che il decreto sarà in vigore a partire dal 1 gennaio 2009. almeno in questo periodo sto relativamente “tranquilla” che per me è un parolone. questi fanno le leggi per il loro comodo. che gli frega, tanto a loro non tangono. che vergogna!
Sibille dice il vero: la libera professione ha un regime fiscale diverso e retributivo diverso, se non lavori non ti pagano.
Nulla togliendo al merito, la professionalità, il rendimento, mi colpisce molto la dichiarazione di Paola che cito integralmente
Noi statali siamo considerati dei farabutti e se ci ammaliamo, agli arresti!
io sono stato agli arresti perchè malato, appena mi è stato possibile fare ho smesso di esser agli arresti e sono tornato al lavoro; non mi è chiaro perchè dovrei esser malato ma devo poter andare a far la spesa al supermercato (cosa che si può comunque fare in orari ristretti, stando alle fasce non protette . . . .
Non sarà che questo tipo di mentalità va modificato ?
sono un’impiegata della scuola dal 1987
leggo con amarezza il decreto perche’ secondo me verranno sempre penalizzate solo le persone hanno dei problemi di salute veri!!!!!!!
io per mia fortuna ho fatto pochissime assenze e spero per me che la cosa continui cosi’ ma dovessi averne veramente bisogno non trovo assolutamente giusto di essere cosi’ penalizzata e anche magari trattata in malo modo dai medici dell’asl che dal momento di attuazione del decreto saranno oberati di lavoro!!! si risparmia da un lato e … boh…
forse si potevano trovare altre soluzioni tanto chi ha voglia di lavorare continuera’ a farlo (solo per amor proprio) e chi non ne ha voglia trovera’ il modo di ovviare al problema.
comunque io vedo solo per l’amministrazione (e io lavoro sul personale) un carico di lavoro piu’ forte che faranno sempre i soliti!!! mandare visite fiscali … fare decreti… decurtare soldi … vabbe’…
IO AVREI INVECE PENSATO CHE MAGARI SI POTREBBERO FARE ALTRE COSE CHE FORSE TOCCANO GLI INTOCCABILI
1 – PASSARE DA 18 ORE DEI DOCENTI A 36
2 – IMPEGNARLI A SCUOLA ANCHE NEL PERIODO ESTIVO (QUANDO NON SONO IN FERIE 32 GIORNI L’ANNO COME TUTTI I CRISTIANI!!!) E CREARE DEI CORSI SIA DI RECUPERO CHE DI ED.FISICA O ALTRE ATTIVITA’ PER GLI ALUNNI NON ABBANDONADO LE FAMIGLIE AL LORO DESTINO NEL PERIODO ESTIVO CON I FIGLI DA GESTIRE ANDANDO A LAVORARE
Grazie
vedo che parli senza essere informato. Perchè non vai da un sindacato e chiedi le ore lavorative settimanali di un docente? Le 18 ore sono soltanto le ore di lezione.
“Non sarà che questo tipo di mentalità va modificato ?”
Bisognerebbe intendersi su cosa si intende per “Vita”. Una malattia, indipendentemente dalla sua severità non dovrebbe interrompere la Vita, per quanto possibile. Altrimenti non siamo noi ad avere una malattia, ma la malattia ad avere noi.
difatto la malattia seria comanda, noi (medici) cerchiamo di dirottarne il corso, a volte con successo, a volte no. Mi chiedo però quale sia il problema nel tentativo di evitare abusi .
Siamo tutti d’accordo che gli abusi – e gli sprechi – con tutti i costi connessi per la collettività – esistono – in generale – ed in determinati settori in modo particolare ?
Perchè se non siamo d’accordo, forse è del tutto inutile continuare a confrontarsi 🙂
che beato ignorante che sono.. vivo veramente nel mondo dei balocchi, dove tutti, lavorano x ore e tutti prendono in proporzione alle x ore.. non che c’è gente che lavora 18 ore (settimanali) e prende quando se non più di uno che lavora 8 ore al giorno 7 su 7… più ovviamente le ferie… (cosa che se fosse x me eliminerei a chi lavora solo 18 ore…)
è anche vero (spero…) che il lavoro dell’insegnante non si ferma alle ore passate con gli alunni, ma ci sono sia i compiti da preparare, che da correggere… però poi basta… i corsi di aggiornamento (Anche quando andavo a scuola io..) erano scalati delle ore di lavoro.. oltre che pagati….
ripeto.. sarà noiso.. ma mi girano parecchio che io che sono proprietario della mia azienda stò per andare a gambe all’aria o quasi visto la crisi che c’è, (mi stò mangiando tutti i soldi messi da parte quando facevo il dipendente…… e quindi la mia pensione…) quando ho avuto il tumore all’ipofisi, 30 giorni fermo in ospedale, nessuno (parlo degli enti statali) ha fatto nulla.. anzi, quando sono arrivati i momenti degli studi di settore, mi hanno ancora chiesto come mai ho fatturato poco…. (ma si guardano in giro? si rendono conto che la gente non va quasi più a fare la spesa tutti i giorni, ma ci va il meno possibile, comprando il minimo!??!) e pensano che vengano a spendere soldi per i computer? cmq…
per quanto riguarda il merito.. non mi sembra che ci siano molti statali che vengono licenziati perchè in giro a prendersi il caffe,… o a guardarsi la tv… mentre nelle altre categoria (non statali) se timbri in ritardo 2 o 3 volte, vieni richiamato e dopo licenziato…. (nella peggiore delle ipotesi certo.. ma con gli statali e intendo anche i politici sopratutto!!!! questo è pura fantasia, non esiste che uno che arrivi sempre in ritardo perda il lavoro….)
caso strano si sente parlare di statali che sono in malattia per anni mentre di privati (intendo lavoratori dipendenti non statali) no… chissà xchè? magari perchè ci sono leggi che permettono agli statali di fare cosa vogliono, mentre agli altri no? (come è giusto che sia.. tu lavori, non sei sul posto di lavoro pre lo stipendio.. ci se per lavorare…. lo stipendio è una conseguenza del lavoro che tu fai… non viceversa…)
poi è ovvio che in Italia, paese MADRE degli sprechi, dove essi prolificano e diventano sempre ogni giorno più grandi…., in tutti i settori ci sono sprechi..
da qualche parte bisogna iniziare, e cosa c’è di meglio che di farlo da casa propria (statali) anche xchè per me non è un problema il salario, può essere quello che uno vuole, l’importante è che tu lo guadagni LAVORANDO, non stando a casa malato o stando in ufficio a leggerti il giornale!!
per me per esempio che i politici si prendano i soldi che si prendono, non è un problema, il problema è che c’è pochissimi politici (si contanto su una mano… con 1 o 2 dita…. 😉 ) se lo guadagnino!!! non che non si presentano alle votazioni in parlamento o alla camera!!! è il vostro posto di lavoro!!! lo stesso per gli statali, se sei malato non ci sono problemi ad avere il dottore in casa a farti il certificato e un vicino che possa andare alle poste per spedire la raccomandata si trova sempre, se poi gli statali stanno a casa per un mal di testa…. io con il tumore in testa, sono stato 10 giorni a lavorare 10-12 ore al giorno prima di farmi ricoverare.. e non mi reputo un mega super eroe.. un mal di testa non ti impedisce di andare a lavorare… sopratutto se non devi tenerti aggiornato….
cmq.. w l’italia che continua a fare sempre più schifo, sempre peggio…
Per Sabino Beernardino:
vorrei ricordare che quella di fare il libero professionista è una scelta , spesso molto conveniente, . specialmente quando si ha ha la possibilità di di esercitare avvalendosi di strutture pubbliche (intramoenia)o di ottenere (non sempre per meriti ) consulenze “d’oro ” dalle pubbliche amministrazioni che ripagano abbondantemente di tutti gli svantaggi. E’ vero : se non lavori non ti pagano nella libera professione, anche perchè lavori a tuo esclusivo vantaggio: visto che dipendente pubblico= fannullone perchè non dovrei dire professionista autonomo =evasore?
Se è così vantaggioso essere pubblici dipendenti perchè alcuni si licenziano per fare i consulenti ?
Può essere giusto dire che chi va al supermercato (a prendere le medicine, i figli a scuola , a farsi visitare…) può anche lavorare”:se sei solo non hai nessuno che ti aiuta sono problemi tuoi.Ma questo dovrebbe valere per tutti, pubblici e privati.
E soprattutto, smettiamola con tutte queste ipocrisie sul sostegno alle famiglie e alle persone con figli , ai disabili .
Se egoismo deve essere che sia:tiriamo i remi barca e, soprattutto, tiriamo a campare, tanto quelli che fanno il proprio dovere o li ammazzano o li criminalizzano. Giovani un consiglio :emigrate.
cara Paola
ti ringrazio ma avevo già specificato che la mia è stata una scelta, ponderata; ho evitato di fare concorsi per entrare in ospedale o ASL, avere le ferie pagate , la malattia pagata, la tredicesima etc etc
il sistema lo permette, io scelgo, sapendo che ne potrei pagare il prezzo e l’ho già sperimentato quando mi son dovuto fermare improvvisamente per un’inattesa malattia: non lavorare = non guadagnare.
Tanti miei colleghi hanno ritenuto vantaggioso essere assunti a tempo indeterminato per lavorare meno avendo più sicurezze in riferimento alle malattie ed alle vacanze
Penso che chi è onesto non deve temere i controlli: chi si lamenta dei controlli forse ha qualcosa da nascondere
NdS non ho mai detto – se rileggi i miei commenti – che dipendente pubblico = fannullone ma solo che controlli ci vogliono e che penso che gli sprechi vadano ridotti al minimo
x Paola
certo è una scelta, e sincerametne di persone del pubblico che si licenziano ne consoco poche.. e quelle che lo fanno lo hanno fatto, non per cambiare lavoro, ma per necessità.. non poteva più lavorare per via di problemi in famiglia… e ora non fanno niente.. fanno i mantenuti e “lavorano” tenendo un parente o accudendo la casa….
guarda poi che anche chi come me lavora in proprio ha magari esigenze.. e magari vorrebe anche andare al cinema.. peccato che se tu vuoi ti prendi un giorno di malattia (sei un dipendente indifferentemente dal fatto di pubblico o privato) oppure una ferie.. (questa sconosciuta…) io non posso neppure quello.. se io stò male (seriamente) io vado a agambe all’aria.. un dipendente no… viene cmq pagato…
se vuoi sostenere le famiglie, ci sarebbe anche la mia, ma io sono il “cattivo” un imprenditore, che a differenza tua, ha impegnato casa, negozio, divertimenti, vita sociale, e anche ferie, e pensione accumulata in anni da dipendente… solo per tirare avanti.. credi che i problemi li abbiate solo voi dipendenti? gli unici a non averne sono i politici…
aiamo appunto tutti sulla stessa barca.. e appunto per questo ci deve essere un minimo di parità.. se un dipendente privato non va a lavorare, viene licenziato.. uno pubblico no… o cmq è estremamente difficile che questo avvenga… tu lavoratore pubblico devi avere gli stessi diritti ma anche gli stessi doveri dei dipendenti privati, se arrivi in ritardo esci dopo oppure fai straordinario o paghi con multe sullo stipendio, non che ti permetti di leggere il giornale mentre lavori… ma striscia la guardo solo io? dottori pubblcii che stanno al bar… dottori pubplici che hanno anche un secondo lavoro come dottori privati (peccato che un dipendente sia pubblico che privato non può avere un secondo lavoro, loro sì…)
lo sai che se io chiudo 5 minuti prima il negozio perdo un cliente? lo sai che se io vado in un ufficio pubblico in orario ma quasi alla scadenza e chiedo di essere servito mi fanno storie (è accaduto alla mia socia 10 giorni fa quando doveva consegnare un nuovo marchio…) sembarava che gli avessero fatto un favore a servirla negli ultimi 15 minuti di orario lavorativo!! eppure anche s elo denunci non succede nulla… al massimo ma proprio al massimo il dipendente che si è comportato malissimo e per nulla professionalmente verrà spostato in altra sede o ad altra mansione.. ma il suo bel stipendio se lo tiene stretto.. magari anche con un aumento dovuto al nuovo corso che lo stato gli paga per la nuova mansione….
in una azienda privata, te lo scordi… o sei figlio di papà.. o la dai… o se licenziato!!
come già detto, il fatto che in italia non funzioni nulla, non vuol dire che dobbiamo andare avanti così…
e ti vorrei ricordare che tu paghi le tasse su cosa guadagni… io le pago anche su quello che neppure ho visto entrare anche volendo evadere….(studi di settore…..) quindi come vedi ogni zona ha i suoi problemi, e ti posso garantire che stò aspettando la gdf in negozio, visto che non ho voluto adeguarmi questo anno e pagare 26.000 € di fatturato che neppure evandendo al 100% avrei mai potuto neppure fare!! allora cosa dovrei dire io? tu la pensione la tieni.. io no.. tra qualche mese la devo chiudere.. perchè mi servono soldi… a te un finanziamento lo fanno.. a me no.. non sono dipendente…
quindi, smettiamola per una volta di dire che siamo i più tartassati noi e gli altri invece no…
siamo tutti sulla stessa barca.. di M…A… ITALIANA.. e per quanto riguarda l’espatrio…. se mi trovi uno stato dove non ci sia estradizione…. mi ci ficco subito!! basta non stare più in questa M… di stato dove tutti si lamentano ma nessuno vuole fare il primo passo….
io il mio passo l’ho fatto, l’hanno scorso ho pagato 5000€ in più di tasse su soldi che neppure ho visto.. e quest’hanno rischio di chiudere perchè se volgiono la gdf 1 cosa che non va la trovano… anche in casa del più santo che più santo non si può… basta che mi vedano dietro il banco con un cliente.. e mi fanno casino…
poi come detto da Sabino, chi è onesto grossi problemi non ne ha.. basta che becchi chi controlla nella giornata buona.. perchè altrimenti anche Dio verrebbe trovato in fallo…
per quanto riguarda poi il fannullone.. finchè sono io che pago, esigo che il servizio ci sia e che funzioni.. non che funzioni grazie ai pochi che lavorano per tutti… coloro che hanno sempre fatto il loro dovere, non hanno problemi, chi invece pensa di fare cosa vuole, tanto gliene viene ancora, prende e a gambe veloci corre!! senza stipendio.
il lavoro è fatto per chi vuole lavorare, non per chi vuole lo stipendio… come già detto, lo stipendio è un premio per il lavoro svolto, non un regalo.. come per me o per chi lavora in proprio.. lo stipendio bisogna sudarselo.. non piove dal cielo… (il discorso vale per tutti, statali o meno, come ho già detto in precedenza.. se il tuo lavoro deve essere pagato di più benissimo! però tu FAI IL TUO LAVORO, non passi il tempo a goderti il paesaggio o a berti caffe…..)
Non mi lamento del mio lavoro , che svolgo con tutto l’impegno . Ho lavorato anche nel privato ( sono avvocato) ma poi ho pensato che se dovevo lavorare 10 ore il giorno , preferivo farlo al servizio degli altri , piuttosto che per arricchire un singolo. Lo so io le ore che ho “regalato” alla mia amministrazione ( ore non pagate o recuperate , sottratte alla mia famiglia)”
Caro Sabatino , non ci siamo capiti: non mi lamento dei controlli, magari ce ne fossero di più!!!: l
Le poche volte che sono mancata per malattia era perchè non mi reggevo in piedi e quando , raramente, è venuto il medico fiscale, ho dovuto discutere per non farmi dare altri giorni .
Il fatto è che il pesce puzza dalla testa : i controlli , anche quando dovuti non si fanno (sia mai che ci vada di mezzo qualche guitto raccomadato!).
Non tollero che per colpa dei furbi , se sono malata , se devo fare un esame clinco o se devo uosufruire -legittimamente -di un permesso retribuito che la legge accorda a tutti lavoratori ,devo essere discrimata e, penalizzata con la decurtazione dello stipendio .: non voglio pagare per gli altri ( il martirio è una vocazione e non si può imporre per legge).
Tra l’altro, io che sono anche donatrice di piastrine , ( 1 ora e mezzo di trattamento non piacevolissiimo) stando al decreto brunetta dovrei -solo perchè dipendente pubblica- essere penalizzata se usufruisco del legittimo giorno di riposo previsto, complimenti!!!
Ho avuto due maternità, nelle quali ho vomitato per 8 mesi di fila ( anche in treno la mattina quando venivo al lavoro, ) lavorando fino all’ultimo giorno , contravvenendo le sollecitazioni del mio ginecologo (consultorio pubblico) che voleva mettermi in maternità anticipata . Sono mancata solo qualche settimana perchè costretta da un ricovero per diabete e anemia e per ripetute crisi di iperemesi che non mi consentivano di reggermi in piedi. La nascita delle mie meravigliose bambine mi ha lasciato problemi di salute di cui non ho mai approfittato , spesso lavorando anche per gli altri. .
Il minimo di carriera che ho fatto lo devo solo a me stessa (anche in termini di formazione), anche se mi hanno fatto sputare sangue e ho dovuto attendere che fossero sistemati i vari tesserati e “amici”,spesso nullafacenti. Anche la mia è stata un scelta : faccio un lavoro per il quale ho studiato e nel quale , nonostante tutto, credo molto(assistenza giuridica e legislativa , controllo di regolarità amministrativa degli atti ). Nessuno di Voi lo dice, ma il più grande spreco nell’amministrazione -io lo so bene- sono le consulenze elargite inopinatamente dall’amministrazione ai vari professionisti , professori ecc.ecc.,quasi sempre inutili e costose “marchette (è a quello che mi riferivo: andate a vedere quanti dirigenti si sono licenziati o sono andati in pensione “rottamati “per ottenere poi lauti incarichi…; quanti amici degli amici incapaci di superare uno straccio di concorso sono regolarmente sul libro paga della PA) ” . La verità e che la PA è una bella mucca da mungere per chi ha gli agganci giusti .(E’ facile fare i “liberi professionisti” se si ha un rendita di posizione nella P.A. costituta dai numerosi incarichi ottenuti grazie alle amicizie). Per questo non accetto lezioni da nessuno e non accetto che un mio diritto ,sancito dalla Costituzione , venga leso per colpa dell’inettitudine di diregenti e politici( vedi Brunetta, tra l’altro appartenente alla categoria più assenteista: i professori universitari esclusi dal decreto) che non riescono -o meglio- NON VOGLIONO risolvere il problema , applicando le leggi che ci sono già (se non lo sapete ance il rapporto di servizio presso la PA è regolato con contratti di diritto privato ). A proposito , come mai nessuno si scandalizza per la dirigente assenteista , non licvenziata ma spostata in altro ufficio? Non conviene parlare male dei dirigenti spoprattuto se politicamente piazzati (.. hai visto mai che ti revocano la commessa o l’incarico……)
Venire a lavorare malata deve essere una mia scelta non un obbligo . Il mio pensiero va alle categorie di servitori dello stato più strumentalizzate e più bistrattate (polizia, vigili del fuoco ,infermieri)
Voi siete andati a lavorare malati per i soldi , io pur potendo rimanere a casa, l’ho fatto per senso di responsabilità e per non gravare sull’ufficio con personale sottodimensionato, (per poi sentirirmi dire ,anche da gente come voi,che sono una cretina). Ho avuto il privilegio di conoscere colleghi ,che purtroppo sono mancati tanto per malattie serie ma che sono venuti a lavorare fino ad un mese prima di morire. NON E’?GIUSTO!!! Anche nel privato ci sono i furbi è anche loro quando sono malati sono a carico della collettività (è una mistificazione dire che nel privato ci siano più rigore e più controlli; dove si può si mangia anche lì ;vedi il carrozzone Alitalia per la quale pagheremo tutti), ma non per questo si devono togliere i diritti a tutti i lavoratori.
Per quanto mi riguarda, se potrò verrò a lavorare anche malata, anche in caso di malattia infettiva (voglio vedere chi mi potrà imporre di stare a casa); se non potrò, starò a casa per tutto il tempo che riterranno le “strutture pubbliche”.: meglio non correre il rischio di riammalarsi , vedendosi ulteriormente decurtato lo stipendio. Sono fortunata posso contare su persone che mi possono aiutare e se mi decurtano lo stipendio tirerò la cinghia .
Caro nanosan, anch’io mi sono impegnata per la casa (mutuo 1230 euro) al mese per vent’anni: e fortunamente ho potuto fare la surrogazione di bersani che ,a costo zero, mi ha consentito di passare al fisso e ridurre la durata) . Se sei un imprenditore (dicesi tale chi svolge la sua professione con “organizzazione di mezzi e personale”) avrai chi lavora per te quando sei malato; in caso contrario sei un poveraccio e allora hai la mia comprensione :anche te paghi per quelli che dichiarano 5.000 e vanno in giro con il SUV usfruendo di tutti i benefici(esenzione ticket ecc). Comunque se sei tanto messo male come dici non ti dvoresti rallegrare del fatto che ai lavoratori decurtino lo stipendio : chi non guadagna non compra e non mi sembra che i consumi vadano bene in questo periodo.
E’ da molto che ho imparato a risparmiare su tutto (per me negozi e boutique possono chiudere) .
Quanto alle tasse non ci prendiamo in giro : ogni volta che sono andata in uno studio medico privato -(raramente, perche non posso permettermelo,)mi sono sentita fare la stessa domanda ricattatoria: (con fattura o senza? Con, Con!).
Caro Nasosan, ti potrei dire la stessa cosa : CHI HA LA COSCIENZA A POSTO NON DOVREBBE PREOCCUPARSI DEGLI ACCERTAMENTI E DEGLI STUDI DI SETTORE:oppure quello che è giusto per i fannulloni non vale per evasori?, ( In questo ambito l’attuale governo non sembra molto sollecito )
Cari autonomi, professionisti , “poveri e bisgnosi,” quando andrete a fare un accertamento diagnostico con l’esenzione di cui io non usufruisco, ricordatiatevi che è pagato con le tasse di quelli come me ;quando otterrete la casa popolare,il presalario per i figli all’unversità, è quelli come me che dovrete ringraziare ).
Nanosan ,hai ragione lo stipendio non è un regalo (salvo per i privilegiati) ma non è neppure un premio (gentile conceesione di chi?): è il prezzo del mio lavoro che vale quanto il tuo.
A proposito , facile fare l’imprenditore in un paese dove la speculazione è elevata a sistema, e dove si possono imporre prezzi facendo cartello impunemente vero?
Io continuerò a fare il mio lavoro ma voi ,imprenditori, pagate le tasse e i contributi ,non sfruttate i dipendenti assumendo solo precari (cosa peraltro poco seria) fate prezzi equi , vedrete che le cose andranno meglio per tutti.
Lavoratori pubblici che tirate la carretta, lavoratori privati bistrattiati , precarizzati ,cannibalizzati , ci aspettano tempi duri:UNIAMOCI!!!!! Non vi fate fregare :il benessere di questa società (e dell’economia) dipende anche dai noi (e dai nostri consumi); diamo un segnale a questo Stato che ci considera meno di zero, e che ci spreme come limoni .
FACCIAMO LO SCIOPERO DEGLI ACQUISTI ,ELIMINIAMO LA FILIERA; ORGANIZZIAMO GRUPPI PER COMPRARE DiRETTAMENTE ALL’ESTERO. LAVORIAMO CON IMPEGNO , MA NON UN MINUTO IN PIU DI QUELLO CHE CI SPETTA;RIFIUTIAMOCI DI FARE IL LAVORO CHE NON CI COMPETE !!!!!(magari al posto dei fannulloni ).
CE LA POSSIA MO FARE !!!!!!!! HANNO BISOGNO DI NOI!!!!!!
Bravo Brunetta, lei si merita il Nobel della furbizia! L’Italia è un paese premoderno (dove fanno strada i raccomandati, i figli dei potenti e gli appartenenti alle varie caste) e lui cosa propone? Di controllare i più sfigati, alias quelli peggio pagati-trattati. Nelle vere democrazie l’esempio vien dall’alto. Da noi no. Certo i professori universitari non avranno problemi di controlli per il certificato di malattia… molti di loro sono tenuti a qualcosa come 40-50 ore ANNUE di lezione, il resto del tempo possono passarlo a casa. I dirigenti (quanti di loro diniti lì per merito) non sono tenuti a bollare nè ad essere presenti. Siamo alle solite: gli sfigati vengono trattati sempre peggio, i potenti se ne fregano e continuano a non dover rendere conto di niente a nessuno. Perchè Brunetta non ha il coraggio di proporre contratti triennali per i docenti universitari? Perchè non propone drastiche riduzione delle spese inutili di parlamento e altre istituzioni?
@Marcello
non dimentichiamo le pratiche americane dell’ old boy network che mi fanno pensare che tutto il mondo è paese quando si tratta di raccomandazioni
Io sarei, e se provi a leggere in giro per il mio blog ne trovi conferma, per un sistema sociale di tipo scandinavo che ad oggi sembrerebbe funzionare e garantire una certa sicurezza a tutti, non a pochi, non per un sistema moderno all’americana, sistema social/economico/commerciale ad imitare il quale pare siamo obbligatoriamente spinti
io non ho dipendenti siamo 2 soci e basta, e siamo specializzati in 2 campi differenti..
gli studi di settore non mi fanno paura, ho paura di vedermi x strada solo xchè un cliente è scappato dal negozio senza prendersi la fattura (cosa che capita spesso nonostante io la faccia) oppure che per colpa di una legge della quale non sono a conoscenza mi “freghino” oppure di una legge interpretata in maniera diversa da quello che il legislatore ha pensato (vedi internet point.. chiedi a chi è in grado di capire esattamente senza ombra di dubbio cosa bisogna fare….) oppure x un codice fiscale sbgagliato, per un cliente straniero che non ha codice fiscale e al quale devo fare cmq fattura…. potrei andare avanti così per mesi.. non essendo tra le altre cose un esperto in materia.. io non ho rubato, ma stare dietro a tutte le regole non è facile basta anche che mi facciano una multa per un cartello non messo (perchè la confartigianato alla quale sono iscritto non mi ha informato o non mi ha detto tutto… oppure io mi sono dimenticato di chiedere… stare dietro a tutte le leggi non è facile sopratutto se non sei del mestiere.. io devo pensare a fare il mio lavoro e di tempo x stare dietro a tutti i problemi dei pc ce ne vuole…. e se devo fare anche il commercilista, e l’avvocato per interpretare le varie leggi…..)
se vogliono possono mettertelo nel c.. quando vogliono..
sai quante volte i clienti escono senza aspettare che gli stampi la fattura (non faccio scontrini, ma solo fatture, visto che non faccio vendita ma solo servizi…)
il mio problema è di fatti che non c’è lavoro e con anche una multa per eccesso di velocità potrei andare a gambe all’aria (non è proprio così. ma ci sono vicino…)
prezzi equi?
quanto paghi un idraulico? o un elettricista all’ora?
e quanto paghi un tecnico informatico?
peccato che la gente non capisce che un elettricista o un idraulico o un meccanico, non devono passare tutti i giorni a tenersi informati su tutte le novità, modifiche, problemi, soluzioni che ci sono nel mio campo, come nel tuo, o dei commercialisti…. solo che il tecnico informatico, visto che ci sono i bambinetti che lo fanno gratis (e spesso fanno più casino che altro.. di fatti poi i pc arrivano a me…..) vengono presi come se tutto il lavoro che un professionista ci mette non valga nulla.. come se fosse un “favore” o un gioco….
quindi non mi parlare di prezzo equo…. per una firma di un notaio che di responsabilità (siamo in italia, quindi non esistono se non da parte dell’utente finale..) on ne ha, mi ha preso 7000 e per un atto di acquisto del negozio… che ne vale 51.000 …… però pagare un informatico che ti ha risolto il problema e che ti permette magari di lavorare 40€ è troppo!!
lo sai per esempio che visto che il mio listino è di 40e all’ora per un intervento esterno, e io spesso faccio sconti, proprio perchè siamo in periodo di crisi, e non lo segno sulla fattura lo sconto, potrebbero farmi problemi? teoricamente io dovrei segnare il costo orario, e indicare lo sconto sulla fattura….
e non parlo di soldi presi in nero!! ma di sconti fatti al cliente!!!
nessuno ha mai detto che solo gli statali sono fannulloni!! tutt’altro, i primi ad esserlo sono proprio i nostri (purtroppo) politici di m.. tutti inclusi!! che coem sempre pensano prima a loro e dopo a loro e ancora a loro…. mai a noi cittadini….
però una volta che almeno sulla carta ci provano a fare qualcosa di appena accettabile….
per quanto riguardano gli sprechi, i tagli ci sono… da almeno 3-4 anni.. peccato che da tagliare c’è tutto…. quindi per arrivare a qualcosa di umanamente concepibile, ci vorranno ancora anni, oppure una rivoluzione…
per quanto riguarda lo stipendio, appunto, devi guadagnartelo, non è un regalo, ma a chi lavora di più spetta un premio, cosa grazie ai nostri cgl uil e altri è impossibile da fare, quindi invogli a fare il minimo indispensabile, e nulla più….
guarda il mercato straniero… chi lavora di più viene premiato, chi non lavora viene licenziato… (prendere ovviamente con le dovute eccezioni, nessuno è perfetto e bisogna solo prendere le cose buone che funzionano all’estero e non tutto il sistema…… vedi usa.. dove chi lavora è ben pagato, ma chi non riesce a lavorare, viene dimenticato e ucciso… )
quando ho parlato di premio, intendevo ovviamente premiare che fa di più, non chiunque… chi fa il proprio lavoro e basta, si merita lo stipendio, chi fa di più si merita di più e chi fa di meno si merita di meno, ovviamente in proporzione…
in italia invece chi è figlio di papà viene premiato, chi non fa nulla, non viene neppure toccato, e chi si spacca il c.. viene considerato come un pirla che invece che di portare a casa lo stipendio e basta pensa anche a lavorare…..
la gente che mi conosce di fatti ( per esempio) mi considera un pirla, perchè fatturo tutto, cerco di fare le cose nel rispetto delle leggi cercando di applicarle nel migliore dei modi.. (c’è sempre il problema che la legge non è chiara, spesso perchè fatta da politici invece che anche da tecnici….) mi rifiuto (e spesso anche perdendo il cliente) di installare software pirata e quando lo dico mi dicono che sono scemo, visto che tutti lo fanno e che la legge è ingiusta perchè non è giusto pagare il lavoro altrui… che i programmi costano troppo, che le canzoni costano troppo che i film costano troppo… (anche a me piacerebbe avere una Ferrari.. ma non per questo la rubo…. )
quindi come vedi se per una volta sembra (sono sempre politici.. quindi poi da vedere cosa esce e come verrà applicata la legge…) che facciano qualcosa di decente………
idealmente è corretta come cosa.. poi come detto anche da te, in italia spesso le leggi non vengono fatte rispettare…
ps
tu fai il backup periodico (come da legge) e i test di ripristino come da legge, e il cambio di psw periodicamente come previsto dalla legge per i tuoi computer? io sì. e vengo preso in giro come uno scemo perchè lo faccio….
purtroppo in italia di gente che vuole lavorare seriamente (rispettando sia se stessi, che il datore di lavoro, che lo stato e quindi le leggi) non se ne vedono… e quelli che si vedono vengono presi per fessi…
cmq.. il succo di tutto è che questo paese fa schifo sia dall’alto che dal basso visto che spesso sono i clienti a chiedere cose illegali o a voler pagare senza ricevere la fattura.. sarebbe meglio se ci fosse una bella bomba e si cancellasse tutto… almeno la terra riuscirebbe a riprendersi dal morbo dell’umanità……
cara Paola
ti rigrazio per la tua lunga risposta; molto lunga; talmente lunga e talmente vari gli argomenti che tocchi, che esulano – a parer mio – dall’argomento del post, che evito di rispondere perchè non m’interessa alimentare polemiche e perchè ritengo che le opinioni degli altri sono comunque da rispettare.
Continua pure a commentare
Sabino (non Sabatino) 🙂
Ho letto vari commenti sul D.L di Brunetta e volevo dire che io come dipendente pubblico di u Azienda Ospedaliera trovo assurdo che si possa accettare una violazione dei diritti inalienabili dei cittadini la costituzione art 10 diritto alla libertà personale dice: Ognuno ha diritto alla libertà personale……e alla libertà di movimento e questo anche in presenza di un malattia.
Pertanto trovo assurdo la proposta fatta da Brunetta
Inoltre caro dottore “privato”, penso che conosca bene le varie fasi della malattia e credo che una persona con l’influenza dopo la fase acuta abbia anche bisogno di un periodo di convalescenza che spesso non vuol dire stare segregato in casa tutto il giorno.
A lavoro nel periodo di convalescenza per chi fa un lavoro come il nostro non penso sia molto indicato soprattutto per le infezioni nosocomiali ……….io che lavoro in una chirurgia non vorrei del personale sanitario in fase di convalescenza a rifare le mie medicazioni post chirurgiche …….. in quando alle bollette volevo ricordare che siamo in un paese dove la tecnologia non è per tutti……..e la spesa bisogna comunque bisogna farla perchè se non fai la spesa non mangi e se non mangi non guarisci ma questo lo dovrebbe sapere caro dottore privato.
caro signor Salvatore pubblico aboliamo ogni restrizione, dichiariamoci malati ed andiamo al parco invece di andare a lavorare, in nome dell’articolo 10 della costituzione . . .
Scherzi a parte come ho già detto varie volte penso si debba combattere l’assenteismo – e la malattia è una delle modalità che ci s’inventa per lavorar meno del necessario – forse anche lei pubblico, non privato come me si rende conto che c’è gente che ci marcia . . .
Come ho già detto il vero malato non dovrebbe temere i controlli, i controlli li teme chi ha qualcosa da nascondere.
Non per far polemiche, ma per rispondere con lo stesso tono alle sue affermazioni
Io penso che buona parte del decreto “Brunetta” sia stato elaborato in fretta e con i piedi.
Il lavoratoe che si ammala veramente non deve essere punito ulteriormente e sanzionato.Il problema è il malato lo è veramente o bleffa, per risolvere il dilemma vi è solo una strada e cioè verificare controllare.Se alla visita di controllo il presunto malato non presenta alcuna patologia andrebbe punito. L’orario di reperibilità del malato dovrebbe essere una via di mezzo da quello decretato dal ministro, ossia dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30, in tal modo chi è solo, non ha famiglia, ha figli da accudire, chi deve fare acquisti per mangiare etc.. possa comunque farlo.Comunque alla fine vi deve essere la possibilità da accertare lo stato di salute del dipendente, poichè comunque anche se uno lo tieni formalmente in ostaggio in casa propria non guarisce o pensi comunque di ritornare a lavoro.
non posso non esser d’accordo con l’ultimo commento di blumenthal, spesso le leggi o le direttive arrivano dall’alto senza che si sia stata una seria consultazione con chi i problemi li vive.
Mi viene però in mente che aumentare le verifiche significa impiegare più medici per controllare, quindi da un lato risparmi eliminando gli abusi dall’altro aumenti le spese impegando più personale per controllare . . . .
Il disegno di Brunetta non è combattere i fannulloni o limitare le assenze arbitrarie. Queste sono solo scuse. Il disegno vero è quello di eliminare la p.a. “esternalizzando” i servizi che essa fornisce.
Cioè vuole fare svolgere le funzioni della p.a. a imprese privare, con costi ovviamente molto maggiori agli attuali. Da dove cominciareper distruggere la p.a.? Da quella minoranza di impiegati pubblici abituata a comportarsi scorrettamente versando benzina sul fuoco delle indignazioni che questi suscitano a chi lavora correttamente.
Ma rendiamoci conto che si tratta di una minoranza. Utilizzare strumenti che colpiscono tutti i lavoratori è scorretto e pretestuoso. Questo è uno degli argomenti che dobbiamo opporre al momento della conversione in legge del decreto.
Inoltre ricordiamoci chi è Brunetta: ex consigliere di Craxi, fiduciario della Confindustria, esprime perfettamente l’impostazione di parte di questo governo.
ma quando entrerà in vigore il decreto brunetta?
vorrei cortesemente sapere se ci sono delle novità per i giorni di malattia da prendere per le figlie di età inferiore a tre anni. Prima del decreto Brunetta erano pagate al 100% per i primi trenta giorni. Ed ora?
sono diabetico e periodicamente faccio esami del sangue per controllare la mia patologia; in tali occasioni, presento al mio datore di lavoro (scuola) un certificato del mio diabetologo. Potrò continuare a fare così anche dopo il decreto brunetta?
Caro Basang,mi trovi d’accordo. I politici fanno campagna elettorale tirando la croce addosso -senza distinzione tra fannulloni e no- ad un intera categoria, facile dal colpire e quindi eletta a capro espiatorio .(Fare lo stesso con Lobbies e più difficile). Poi però sono i primi a vantarsi dei buoni risultati della Pubblica amministrazione . Nessuno pensa che dietro ogni “best practise” c’è la dedizione (e la professionalità , spesso elevata) di di tante persone che sono le prime ad essere danneggiate da chi non lavora.Ma questo non interessa la “pancia” degli italiani. . Siamo tutti d’accordo che ci vogliono controlli ( era ora che si decidessero a potenziarli) ; siamo d’accordo anche con l’obbligo del certificato fin dal primo giorno :se si è malati non si deve temere nulla. (un pò meno con gli assurdi orari della reperibilità,ma per quanto mi riguarda non ho problemi).
Ma come si fa a pensare che togliere un terzo dello stipendio a chi – malato sul serio-già guadagna poco , sia giusto?
Se almeno le risorse delle decurtazioni fossero destinate a premiare i più virtuosi…. Invece no , e da ciò emerge la vera finalità di questa manovra : è un’operazione che serve solo a far cassa, e fara pagare ai più deboli certe misure demagogiche e poco incisive (vedi ici).
Davvero si può credere che questa iniquità non aprirà la strada a misure peggiorative anche per i lavoratori privati,? Davvero si pensa che tutto questo, non si rifletterà negativamente sui consumi e quindi sull’economia di questo disastrato paese? Evidentemente vale il principio del “tanto peggio tanto meglio”… Forse converrebbe stipulare una polizza ad hoc come i professionisti….
La cosa che più mi stupisce è il fatto che nessuno abbia nulla da dire (anche in questo blog) contro le consulenze d’oro che , come è noto a tutti rappresentano la fonte principale degli sprechi …..
Il decreto Brunetta e’ una sciocchezza immane perche’ irrealizzabile e costosissimo. In questo articolo vi spiego perche’:
http://innovatorieuropeistlouis.wordpress.com/2008/07/18/tra-il-dire-e-il-farece-di-mezzo-brunetta/
cara Paola
siamo proprio sicuri che il consulente sia la fonte di tutti gli sprechi ?
In quanto consulente sto aspettando che mi paghino marzo 2008: le ultime notizie a riguardo sono che due settimane fa sarebbe andato in banca il mandato di pagamento. L’addetto ai pagamenti dell’Istituto (ovviamente pubblico) è in vacanza e non posso rivolgermi a nessuno per capire come mai dopo 2 settimane non ho ancora ricevuto l’accredito.
Forse, tra le fonti degli sprechi, c’è anche da raddrizzare un sistema che tende a proteggere chi lavora poco e male, nulla togliendo alle eventuali consulenze regalate – come da antica usanza – ai protegeé vari del potente di turno . . .
Personalmente penso che un sistema che consente ad un imprenditore di sborsare allegramente centinaia di migliaia di euro (leggi l’articolo sull’arresto di Ottaviano del Turco) è un sistema che, dai massimi livelli a scendere, prevede lo spreco come modus operandi perchè dai mille rivoli in cui si disperdono le risorse c’è modo per arricchirsi illecitamente alle spalle dei contribuenti e forse questa è la vera causa di tutti gli sprechi.
NdS Per quanto riguarda il mio caso specifico noi consulenti siamo pagati creativamente, i dipendenti dell’Istituto lo stipendio lo ricevono regolarmente ! Eppure siamo tutti a lavorare, le scadenze per pagare le tasse sono uguali per tutti . . .
e qui riporto un editoriale di La repubblica di oggi sempre in tema di decreto Brunetta
Quando il consulente ha come unico cliente la pubblica amministrazione (soprattutto se è sempre la stessa) con emissione di parcelle stratosferiche (che nessun privato si sognerebbe mai di pagare) a fronte di prestazioni scadenti, se non addirittura inesistenti; quando l’incarico è inutile ai fini del conseguimento degli obiettivi e dei programmi dell’ente e ,comunque, potrebbe essere svolto da professionalità interne ; quando il professionista non ha requisiti di professionalità ed esperienza tali da giustificare l’incarico, allora sì, è un enorme spreco a spese di tutta la collettività. A dimostrarlo ci sono i dati statistici (la riduzione delle consulenze dopo il giro di vite delle ultime finanziarie sta a dimostrare che molte si potevano evitare) e le numerose condanne per danno erariale comminate della Corte dei Conti.
La pubblica amministrazione deve ricorrere alle consulenze solo per sopperire ad esigenze temporanee ed eccezionali , quando -sotto il profilo qualitativo- non esistono le professionalità interne . Una pubblica amministrazione per essere efficiente non deve e non può avere per anni sul proprio libro paga gli stessi consulenti, perchè questo vuol dire non essere in grado di programmare i propri bisogni sprecando denaro pubblico e -cosa non meno importante -distorcere il mercato (il professionsita che può contare su entrate continuative da parte dell’amministrazione è avvantaggiato rispetto a chi si suda la pagnotta lavorando solo con i privati ,notoriamente più esigenti).
Spesso purtroppo quello delle consulenze è uno dei tanti modi per fare girare i soldi (Possibile che nessuno veda Report?) Tutto questo lo posso dire con cognizione di causa, visto che per il mio lavoro spesso devo esprimere pareri anche sulla legittimità dei contratti pubblici (senza alcun potere interdittivo, purtroppo).
Il volume di affari costituito dalle consulenze , in Italia può tranquillamente essere equiparato ad una piccola finanziaria. Ridurre il numero degli incarichi all’indispensabile e prevedere procedure di conferimento realmente trasparenti e concorrenziali , questa è la semplice soluzione, che nessuno però vuole veramente applicare perchè premierebbe solo i migliori, tagliando fuori gli altri. E siccome tutti dobbiamo campare e una mano lava l’altra……..
E’ ovvio che ognuno pensa al proprio interesse, ma non mi è mai piaciuto classificare per categorie, anche perchè chi lo fa è in mala fede e , avendone la possibiltà, sarebbe il primo a fare il furbo ( “il male è negli occhi di chi guarda”).
E’ una questione di valori : chi si comporta correttamente ,continuerà a farlo; chi non lo ha mai fatto ,cercherà sempre il sistema per aggirare le regole. Questo vale per dipendenti pubblici e privati , come per professionisti imprenditori e commercianti .e soprattutto per i politici.
Quello che dico è confermato proprio dalle ultime notizie (vedi Affare Del Turco)
Per questo sono contraria a misure che penalizzano tutti senza premiare i più virtuosi.
PS A breve farò la mia consueta donazione di piastrine e invito chi può a a fare altrettanto perchè in questo momento c’è un gran bisogno). Grazie al decreto Brunetta, per quel giorno di permesso mi verrà decurtatato il accessorio e la produttività (che so di meritarmi fino all’ultima lira). Andrò comunque , perchè la predita è poca cosa e perchè penso che aiutare chi ha bisogno è più importante dei soldi, anche se arrivare a fine mese è sempre più difficile. Tuttavia , non posso che stigmatizzare questa scelta politica , figlia di una società sempre più egoista che non trova di meglio che disincentivare la solidarietà.
Con questo, saluto il blog perchè non voglio più annoiare nessuno con le mie considerazioni e perchè non so se cercare di ragionare su questi argomenti in questo momento, abbia ancora un senso .
saluti a tutti
Paola
Sentendo parlare il Ministro Brunetta di spinta moralizzatrice ed efficientistica mi sono illusa per un po’. Valorizzare il merito, parole sante! Faccio parte dell’esercito dei “fannulloni” , sono laureata in Economia e Commercio, lavoro sodo, ho passione per il mio lavoro. Come me, la maggior parte dei dipendenti pubblici. C’è in atto una campagna denigratoria nei nostri confronti inaccettabile, ingiusta ed ingiustificata. Parlerei di ….mobbing! Mi sento presa per i fondelli e credo che noi dipendenti pubblici dovremmo organizzarci, con o senza i sindacati , e mostrarle i muscoli. Provate a immaginare Forze dell’Ordine, Sanità, Enti locali, Ministeri , Pubblica Istruzione, tutti insieme in una grande crociata antidecreto. Sarebbe la paralisi! Certo, Lei, caro ministro, potrebbe sempre chiamare l’idraulico o il salumiere!!!!
… vorrei porvi se mi è permesso una domanda: ..la nomrativa in testa alla page, prima della sua pubblicazione, in data 25 giu 08, era già vigente presso alcune amministrazioni.. ??
L’Ultima perla del decreto brunetta. Avete letto la norma antiprecari? (non parlo dei precari della p.a. ma dell’esercito degli sfruttati nel privato). Le aziende che sono ricorse ABUSIVAMENTE al lavoro flessibile (mascherando un rapporto di servizio dipendente da co.co.pro.) non solo non vengono sanzionate, ma vengogono favorite da una norma che spunta le armi al giudice , limitando le tutela dei lavoratori sfruttati ad un ridicolo risarcimento (due mensilità) Libertà di schiavizzare , quindi!. Sono una dipendente pubblica, ma queste cose mi indignano profondamente -se è possibile più delle decurtazioni per malattia -anche se non mi riguardano in prima persona. La mia solidarietà ai giovani precari, generazione “azzerata” da una società “vecchia” egoista e ripiegata su se stessa .Paola
Purtroppo, statisticamente dato l’esito delle ultime elezioni, almeno la meta’ di tutti Voi che vi lamentate li avete votati, cosa volete adesso? comprensione? pieta’?
se ce la fate, intellettualmente, datevi da fare, certo non come un imprenditore, per esempio scioperate quando sara’ ora.
Caro aldo , q
@aldo
confesso: sono dell’altra metà
🙂
Guardate Di Pietro che invita Il Brunetta a combattere i truffatori del parlamento (quando sono assenti riescono lo stesso a prendere la diaria di 230 euro facendo votare i loro colleghi, detti anche “pianisti” ). Per non parlare del 50% dei contribuenti che non paga quanto dovuto al fisco.
http://it.youtube.com/watch?v=ksXGuLbOca8
an ci facciamo la guerra fra poveri come vedo nei commenti di questo Blog.
Ci rendiamo conto che con la decurtazione dello stipendio (ottenuta cambiando unilateralmente i contratti vigenti. E non è poco.) si deve rinunciare al riposo per non rischiare, a fine mese, di non poter pagare le medicine.
Il “Mobbing” è molto diffuso nella p.a. e crea danni anche biologici, psicologici che solo i medici possono accertare e su cui nessuno di noi può sindacare.
Lo dice chiaramente la letteratura in materia. Non sono opinioni. Molti pagano perchè si oppongono agli sprechi e alla cattiva gestione nelle p.a.
Michele
grazie per il tuo interessante intervento e per il link
caro ministro, lavoro da 30 anni nella P.A ed i fannulloni sono sempre esistiti…è ammirevole che qualcuno ci abbia pensato finalmente ma non trovo che il sistema giusto sia quello scelto…punire tutti indistintamente sopratutto i veri ammalati…?perchè caro ministro non ha pensato a premiare chi non fa un giorno di assenza per malattia in un anno?
CIAO, SONO DIPENDENTE STATALE ED MI VERGOGNO DI GUADAGNARE 1000 E A MESE . IL NUOVO DECRETO KE CI PONE AGLI ARRESTI DOMICILIARI SE SI E’ MALATI NON E’ IN LINEA KON LA LIBERTA PERSONALE X TANTO CI SARANNO DELLE CONSEGUENZE X LO STATO KE DOVRA REPERIRE FONDI X LA MIA PRIMA CAUSA DAVANTI AL TAR E TRIBUNALE EUROPEO X VIOLAZIONE DEI DIRITTI . L UNICO METODO KE KONSIGLIO A BRUNETTA E’ INCENTIVARE A NON AMMALARSI ED FARE CONTROLLI PIU RIGIDI A KI ABUSA E NON HA MALATTIE DA PATOLOGIA.
l Corriere della Sera da qualche giorno annuncia entusiasticamente che le assenze nella pubblica amministrazione sono in crollo verticale: “tutto merito del decreto anti-assenteismo del prodigioso ministro Brunetta!”, affermano i giornalisti supportati dai dati forniti dal Ministero.
Ma questi dati ci dicono qualcosa o sono un facile mentire con i numeri? In questo articolo ho elaborato i dati del ministero e ne emerge un quadro molto diverso da quello propagandato dal governo. Come prevedibile le assenze non sono affatto diminuite nonostante ci si dovesse aspettare un immediato e transitorio effetto annuncio.
Buona lettura.
http://innovatorieuropeistlouis.wordpress.com/2008/08/06/leffetto-brunetta-e-una-bufala/
mi sono fratturato un dito dando un pugno alla porta per colpa di un raptus avuto perchè poche sere fà sono rientrato a casa e ho trovato la stessa devastata dai ladri. Non ho retto i nervi. In quel momento avrei anche potuto uccidere. ADESSO MI TROVO IO AGLI ARRESTI ANZICHE I LADRI CHE RIDERANNO DI ME.
In base alla sentenza della Cassazione Civile, Sez. Lav., sent. n. 1942 del 10 marzo 1990 non si è tenuti a stare in casa dopo la prima visita fiscale.
“… il carattere dell’eccezionalità nella limitazione della libertà di movimento imposta dal regime delle cosiddette fasce orarie di reperibilità e tenuto conto che la persistenza dell’obbligo anzidetto si tradurrebbe nell’imposizione di un forzato riposo quotidiano non sempre compatibile con gli opportuni metodi di cura, quanto ai tempi ed ai luoghi della medesima…
…il legislatore non ha voluto tutelare soltanto l’interesse del datore di lavoro e dell’ente previdenziale, al pronto accertamento della malattia ma ha tenuto conto che non sempre uno stato morboso, che pur non rendendo idoneo il prestatore d’opera a determinati lavori, non comporta necessariamente per tutto il corso della malattia, che egli rimanga nel suo domicilio o non svolga altre attività…”
Lavoro nella p.a. da 12 anni, prima di questo lavoro ho lavorato in aziente private e anche da libera professionista, quindi credo di avere un quadro abbastanza completo di quelle che sono le varie differenze di trattamento economico e di impegno lavorativo da varie posizioni.
E’ vero che i liberi professionisti se non lavorano non guadagnano ma è anche vero che più lavoarano e più guadagnano.
Per i lavoratori dipendenti non è così scontato.
In tanti anni di lavoro devo dire che in questo momento mi sento avvilita a svolgere il lavoro quotidiano.
Mi alzo alle 5 del mattino (ho circa 40 min di strada se va bene per arrivare al lavoro) ed inizio a lavorare alle 7:00 (a quell’ora per strada non vedo molti liberi professionisti).
Resto in ufficio fino alle 15:30/16:00 a costante contatto con il pubblico (sportello) senza il tempo nemmeno di andare alla toilette, figuriamoci di leggere il giornale.
Tutto questo per l’esorbitante cifra di 1000 euro al mese ACCIDENTI!
Vivo sola e con questi 1000 euro stra guadagnati e non rubati ci devo pagare il mutuo, le bollette, il gasolio, le spese varie che tutti abbiamo e ci devo pure mangiare.
Anzi, per mangiare siccome sul lavoro stò a girarmi i pollici e trovo pure il tempo di leggere il giornale, devo alla sera andare a lavorare in un pub per riuscire a campare ed a tirare la fine del mese, perchè da noi gli straordinari non vengono pagati nella maniera più assoluta.
Inoltre questo bellissimo decreto e tutta la campagna anti fannulloni che io chiamerei anti statali, ha fomentato gli animi dei cittadini che quando vengono in ospedale ci trattano come se chiunque occupa un posto pubblico è automaticamente un fannullone perchè così dicono in televisione.
Grazie a questo decreto io sono una fuorilegge perchè dato che ho un secondo lavoro sono passibile di licenziamento in tronco, per giusta causa, non importa che altrimenti non riuscirei a mangiare.
La normativa in fatto di malattia in vigore prima dell’entrata in vigore del decreto Brunetta a mio avviso era già sufficiente, erano i controlli che non erano adeguati.
Gli abusi ci sono e ci sono sempre stati, bastava far rispettare la normativa vigente senza bisogno di trattare tutti i dipendenti pubblici che svolgono il proprio lavoro con impegno e dedizione si sentissero segregati in casa e puniti per qualcosa che non hanno mai fatto.
Io vivo in un piccolo paesino di campagna, dove non conosco nessuno, il centro commerciale che fa orari al di fuori delle fasce orarie del decreto si trova a 15 km e se stessi a casa in malattia quando potrei fare la spesa?
Non è per niente vero che se una persona può andare a fare la spesa può anche lavorare:
– per fare la spesa al supermercato ci impiego si e no mezz’ora al lavoro ci sto almeno 8 ore, senza contare gli spostamenti;
– per fare la spesa vado al negozio, compro quello che mi serve e torno a casa mentre al lavoro devo stare tutto il giorno a contatto con persone malate a cui devo dare retta e devo capire di cosa hanno bisogno, sicuramente la concentrazione di una persona quando sta bene e quando si è malati non ha paragone;
– potrei continuare all’infinito.
Concludo con un ultimo pensiero personale:
ricordiamoci che non tutti gli statali sono fannulloni e comunque non tutti possiamo essere medici liberi professionisti , servono anche altre figure professionali che non sono molto compatibili con la libera professione e comunque non vedo perchè se uno non è un libero professionista si debba quasi sentire indegno di stare a questo mondo e vergognarsi dello stipendio che percepisce per il proprio lavoro.
Pata, appoggio pienamente il tuo disagio ed anche io sono d’accordo con te.
Purtoppo la campagna anti statali non ha fomentato gli animi dei cittadini che usufruiscono del servizio pubblico ma anche quello di alcuni tuoi colleghi che vedendo la tua assenza per malattia, dato che loro sono sanissimi, danno per scontato che tu abbia cmq truffato l’Amministrazione facendoti passare per malato. Dimenticando poi però che sul posto di lavoro moltissimi ( chi sparla compreso) stanno a spasso, al bar, a leggere il giornale, a navigare su internet o a fare salotto………………………..
E a loro che sono sul posto di lavoro e non producono ma che parlano male degli assenteisti per malattia, mentre io insieme a pochi altri mi faccio il c..lo, Brunetta cosa dovrebbe fare ???!!!
La colpa è nostra siamo delle pecore. Visto in Francia si scende in piazza e tutti uniti si ottiene qualcosa. Egregio ministro Brunetta tu il lavoro non lo conosci non sai nemmeno dove stai di casa, una persona che lavora e soggetta ad ammalarsi non puoi toccare la tasca di noi poveracci che a stento si arriva a fine mese. Co munque sono sempre del parere che il pesce puzza dalla testa.
Ma siamo pazzi…..
Ma che uno deve fare come i carcerati che fanno all’appello la mattina e la sera ?
Ma se io sto’ male (veramente !) con la febbre alta che la notte non dormo, prendo tachipirine o antibiotici oppure ho uno squaraus all’intestino che sto’ ogni 1/2 ora al bagno e non ho nessuno in casa mica posso stare ad aspettare il medico per l’accertamento fiscale tutto il giorno.
E se mi servono le medicine chi ci mando in farmacia l’accertatore della visita fiscale.
Mi sa che Brunaetta dimostra tanto cervello per quanta altezza !!!
Vorrei aggiungere che i medici della ASL poi non sono cosi in tanti ad essere bravi e preparati.
Sarà un caso ma per ben tre volte mi sono rivolto a medici ASL per patologie che mi facevano torcere dal dolore e mi hanno dato buca. Mi sono dovuto cosi rivolgere ad un privato ( PAGANDO !) per riconoscerla e curarla.
Se aspettavo loro ero già morto, e adesso mi devo adattare a sto Ministro e a ste leggi del menga.
Ma me ne frego.
Prima di tutto la mia salute.
Non ho mai approfittato, come altri, mettendo di mezzo la mia salute per assentarmi sul lavoro.
Se sto male, sto male.
Me ne frego di tutte ste pippe.
Se vuole venire di persona a casa mia a visitarmi venga Brunaetta in persona.
Se poi ritiene che io sia un fannullone allora il posto lo dia ad un altro !!
Vediamo se ne trova uno meglio di me al mio posto !
Saluti a tutti ai pro e ai contro, lavoro nel settore pubblico da 32 anni, faccio l’autista di
autobus in servizio pubblico di linea a Catania, una cittadina poco vivibile per tanti aspetti
soprattutto per il traffico stradale, con mezzi fatiscenti cui mancano spesso le piu elemntari
norme di efficienza si a in tema di sicurezza sia come confort di viaggio, spesso l’aria
condizionata nei mezzi che mi si assegnano non esiste o non funziona, in inverno piove addosso sul
posto guida, spifferi da guarnizioni che non vengono + ripristinate,tutto questo nel corso degli
anni ha deteriorato la mia salute, cervicale, schiena, ginocchi, e pure il mio sistema nervoso è
spesso messo alla prova, per andare a lavorare devo fare 30 km e 30 al ritorno con i miei mezzi, la
mia sveglia è per 20 gg al mese prima delle 5 del mattino in tutte le condizioni climatiche,per i
rimanenti giorni la partenza da casa è prima di mezzogiorno, quindi mangiare prima di tale orario,
sballando i cicli di digestione, talvolta, sovraccarico psicologicamente e fisicamente, in
previsionne di turni di lavoro ulteriormente pesanti, chiedo un giorno di congedo per sopperire
alla stanchezza e riprendermi un poco, ma raramente è possibile e quindi o mi faccio ulteriore
forza o comunico che mi prendo un giorno o due di malattia, i sintomi sono pressappoco sempre
quelli, alternativamente psicosomatici, dolori di schiena, a volte cervicale, a volte
gastroenterite, tutte certificazioni di cui posso documentare con attestazioni specialistiche già
decennali, non ho alternative alcune ad andare per esempio al lavoro e dire oggi non sto tanto bene
e il mio turno lo fa un altro, mi prenderebbero per pazzo, sempre se non lo fossi diventato
veramente, con il lavoro che svolgo, una disattenzione potrebbe essere disastrosa, con gravi
conseguenze sia per me sia per le persone che trasporto, quindi in queste condizioni devo per forza
assentarmi dal lavoro. Ora mi chiedo, io non abuso mai dei certificati se non in casi di estrema
necessità, nel futuro, con la legge Brunetta, che farò? Vado al lavoro lo stesso e come finisce
finisce? Magari stranuto prima di un passaggio a livello chiuso, mi lacrimano gli occhi per il
raffreddore ed ad un semaforo passo con il rosso, o durante un sorpasso uno spasmo di tosse mi fa
cambiare corsia senza accorgermene? che dovrò fare Signor Ministro Brunetta??
Grazie per l’attenzione e scusate la lungaggine, ma ci sono lavori e lavori, io non posso leggere
il giornale e stare davanti ad un monitor a giocare.
Angelo, concordo pienamente con quello che dici.
Spesso si fa di tutta un’erba un fascio.
Già prima nei cittadini c’era l’idea comune che chi occupa un posto pubblico normalmente o è un fannullone o è un raccomandato.
Ora con questa campagna antistatali l’idea nei cittadini si è enormemente rafforzata senza che nessuno si prenda la briga di capire che non tutti sono dei lazzaroni.
Spesso e volentieri ci si imbatte in persone molto professionali che svolgono il proprio lavoro con serietà e professionalità.
Gli abusi purtroppo ci sono, ci sono sempre stati, ma è proprio contro questi abusi che bisognerebbe creare una rete più fitta di controlli, non controlli indiscriminati e battaglie contro tutti i lavoratori.
Mi infastidisce l’idea di alzarmi al mattino alle 5 per recarmi al lavoro e sentirmi trattata come una fuorilegge, mi indigna ogni sera accendere la televisione e sentire a tutti i telegiornali che finalmente il decreto Brunetta ha risolto il problema degli statali fannulloni ed assenteisti.
Vi posso dire la verità fuori dai denti?
In tutte le ammistrazioni pubbliche, più o meno, ci sono fannulloni, assenteisti, approfittatori e chi ne ha più ne metta, almeno nell’ente dove lavoro io (che è abbastanza piccolo) ce ne sono e sono figure ben note.
Ora mi chiedo se per anni, e dico anni, tutti sapevano, soprattutto i responsabili di servizio, e nessuno ha mai fatto niente ora arriva Brunetta e in tutte le ammistrazioni si svegliano a dire: si quello è stato beccato a timbrare per un altro, licenziato!
La colpa di tutto questo trambusto secondo me va ripartita sia sui dipendenti scorretti (e purtroppo ce ne sono) sia sui responsabili degli stessi, che hanno sempre saputo ed hanno sempre taciuto!
Per esempio: ammettiamo per assurdo che io non mi presento per giorni al lavoro e che una collega timbri al posto mio ……. il mio diretto responsabile non credo che sia così stupido da non accorgersi che io non sono presente ma a fine mese risulto sempre timbrata regolarmente!
Dove stanno i controlli all’interno degli enti?
sono inseg
Sottolineo in primis che per colpa di qualcuno “furbetto” ci rimettono gli altri.
Come al solito, ancora una volta è stata fatta una legge a discapito dei bisognosi, delle persone sole, delle famiglie con figli piccoli e di tutti quei lavoartori “””””ONESTI”””””. Condivido che un freno ci vuole, ma perchè deve pagare chi relamente a bisogno di “X” giorni di riposo perchè affetto da dolori articolari, dolori muscolari, cervicalgia, stress, attacchi di panico, sindrome depressiva ecc…
Dott. Brunetta, mi consenta, ma voi parlamentari, prima di emanare una legge, valutate almeno se quella legge può essere applicata nel giusto modo e con equità e se può danneggiare qualcuno degli “”””””ONOSTI”””””” ?
Una famiglia monoreddito dove solo il padre lavora è porta a casa uno stipendio “”””MISERO””””” che non basta a vivere (stante al fatto che almeno una volta l’anno aumenta la luce, il gas, il pane e tante altre cose di prima necesità) se disgraziatamente dovesse ammalarsi e gli si riduce lo stipendio, cosa deve fare, andare a lavorare lo stesso o provvedere diversamente per riuscire ad arrivare a fine mese.
Sono tante le cose che non vanno il Italia, sono tanti gli sperperi nel nostro paese, ma sicuramente non sono quei giorni di malattia che uno prende per curarsi.
Voglio solo citare alcune cose che si potrebbero perseguire realmente, gli impiegati che lasciano l’ufficio per andare a fare la spesa o pagare le bollette od altro, gli sprechi nelle ASL, gli sprechi negli Ospedali, gli sprechi al Parlamento al Senato ecc. (parlo di quello che si vede alla luce del sole in televisione, parlamentari che votano anche per altri e sicuramente questi altri ne traggono un guadagno, le max pensioni, le auto blu, i portaborse, gli sprechi alle Regioni, i falsi invalidi che ancora ve ne sono parecchi e che occupano anche posti che spetterebbero ad altri, ecco secondo me cosa bisogna andare a colpire.
Potrei scrivere anc iora molto ma a cosa serve se non ad un mio sfogo personale visto che a rimetterci siamo sempre gli stessi.
Voglio spendere adesso due parole per il Dott. Sabino Berardino, quante idiozie a detto, ma dica il suo stipendio mensile è uguale ad una persona che guadagna al massimo 1400 euro mensili ?
Una persona che guadagna uno stipendio ridicolo, oltre che a pagare le cose di prima necessità (che riesce a fare a stento ed a volte tirando la cinghia) per fare come lei deve comprarsi un computers, impararlo ad usarlo, pagare la banca per avere la possibilità di effettuare i pagamenti via internet, pagare un gestore per avere il collegamento ad internet (ADSL) ecc.. ( ma mi faccia il piacere si guardi dentro si faccia un esame di coscienza quando chiede la parcella visto che è un libero professionista).
Signor Ministro, voglia chiarire anche come fare o cosa fare se un lavoratore è costretto a rimanere a casa per malattia per più di dieci giorni e la struttura pubblica che dovrà certificare l’assenza si trova distante in quanto in altro paese o se il lavoratore si trova in un paese in alta montagna durante il periodo invernale si è impossibilitati in quanto isolato per maltempo (nebbia – neve – pioggie torrenziali )
per l’ultimo anonimo
legga la circolare esplicativa che chiarisce che il MMG (medico della mutua) può certificare
per linopakino
non rispondo ai suoi insulti, legga pure questo post per chiarirsi un pò le idee riguardo ai medici straricchi (anche se dall’alto della sua sterminata conoscenza del mondo potrà pensare che anche quelle sono idiozie).
Non sto nemmeno a sottolineare (ovviamente linopakino penserà che sono idiozie) il fatto che tanti iniziano a lavorare a 20 anni mentre la maggior parte dei medici tra 6 anni (almeno) di corso di laurea e 4 anni (almeno) di specializzazione si affaccia al mondo del lavoro quando gli altri hanno già guadagnato tanti soldi e maturato tanti anni di contributi pensionistici
Non riterrei necessario sottolineare (ovviamente linopakino penserà che sono idiozie) che le responsabilità di un medico ospedaliero di pronto soccorso sono leggermente diverse da quelle dell’impiegato postale allo sportello o dell’usciere del ministero . . . .
Sarebbe il caso comunque di evitare insulti altrimenti sarò costretto a cancellare i commenti offensivi.
Lascio liberi tutti di esprimersi nel mio spazio personale, ma siete pregati di evitare toni offensivi
a me fa un baffo brunetta il pesce puzza dalla testa.controllassero i dirigenti e li responsabilizzassero penalizzandoli (i primi assenteisti sono al parlamento).tanto io ho sempre lavorato rispettato l’orario e prodotto soddisfazione con i miei bambini (insegno nella scuola dell’infanzia Per aver fatto atto di coraggio notificando il mio dirigente che c’era un’insegnante (che lei faceva vanto dell’autorizzazione del dirigente)che sistematicamente andava via un’ora prima della fine delle lezioni gravando su di noi. ancora oggi pago questo scotto.la cosa che più mi amareggia che hanno spento il mio entusiasmo.
io non capisco tutto questo accanimento contro gli impiegati statali che ogni mattina si alzano e vanno a lavorare e producono… il fatto che si abbia la possibilità di non perdere il lavoro se si sta male è una conquista per i lavoratori che dovrebbe essere tutelata anche per i dipendenti del settore privato…. ciò non toglie che, come al solito, per colpa di qualcuno si paghi tutti!!!! le norme che disincentivano la malattia “politica” ci sono già il problema è che non si applicano!!! e poi perchè il caro ministro va a toccare lo stipendio di chi come gli altri ormai fatica ad arrivare alla terza settimana del mese e invece non pensa ad abbassare lo stipendio a quel migliaio di persone che da soli equivalgono a tutti i piccoli della PA???? è una vergogna questo decreto e io mi sento profondamente offesa per come stanno trattando tutti per il marciume di pochi!!!!
Questo decreto è una vergogna, e io mi sento profondamente offesa e umiliata per come stanno trattando tutti per il marciume di pochi!!!! al malato oltre il danno anche la beffa, non si vince così contro i fannulloni, penalizzando tutti, ma sono i superiori che dovrebbero controllare chi lavora e chi non fa niente, come avviene nel privato, chi non produce va a spasso, anche perchè la mia malattia, solo perchè lavoro nella P.A., non è meno grave di quella di un dipendente che lavora nel privato.
Inoltre , ammesso e non concesso, non reco danno all’amm.ne se sono assente per pochi gg. e quando torno svolgo il tutto regolarmente.
Il Brunetta (dei ricchi e poveri), invece di criticare e buttare fango, perchè non vede tutte le competenze che vengono riversate quotidianamente a noi poveri impiegati statali (scuola), ogni giorno impegnati in più settori, pieni di scadenze ecc. ecc. e pagati due vecchie lire? I ministri cominciassero a diminuirsi i loro stipendi, non i Ns. che già fatichiamo non poco ad arrivare a fine mese, visto il regalo avuto dagli euro e i governanti che non hanno voluto vedere come ci ha ridotto da quando è entrato in vigore, il terzo mondo ormai siamo noi poveri Italiani, e vuol dire che di questo passo, andrò a mangiare a casa del Ns. caro Ministro Brunetta.
aaaaaaaaa
GODO TROPPO PER QUEI DIPENDENTI PUBBLICI CHE HANNO VOTATO BERLUSCONI PERCHè ERANO STANCHI DEI “COMUNISTI AL GOVERNO” E ADESSO SI RITROVANO BRUNETTA CHE GLI FA UN MAZZO BESTIALE… GODURIA, GODURIA GODURIA!!!!!!!!!!!!
P.S.
IL DOTTORE “PRIVATO” CHE SI VANT ADI NON AVER FATTO CONCORSI, RILASCIA LE RICEVUTE? PERCHè QUELLI COME LUI (INSIEME AI DENTISTI) SONO FRA I PRINCIPALI EVASORI DI QUESTO SCHIFOSO PAESE. RISPONDERE, PLEASE….
Ciao a tutti, sono una fannullona dipendente statale con una patologia tumorale che neccesita di controlli periodici e al bisogno di terapie.Ho sempre lavorato anche in condizioni pietose perchè il mio lavoro mi aiuta moralmente,nel luglio scorso mi sono stati decurtati 2 giorni “di malattia” per accumulo di visite mediche, volevo piangere non per i soldi, (tanto con 1300 euro al mese viviamo in 3 e siamo ricchissimi!!!!!!) ma perchè mi sento presa in giro da un governo beffardo che vive sulle spalle della povera gente a volte mi vergogno di essere italiana.
Oltre il danno anche la beffa…riflettete italiani.
@fabry
nello specifico il dottore privato che sarei io non avendo studio privato (per scelta) lavora presso centri convenzionati e pubblici ai quali emette regolare fattura per tutta l’attività che fa . . .
Brunetta ha pensato bene di decurtare alle persone che stanno in malattia il salario accessorio e così la P.A. risparmia, peccato che non ha pensato che per mandare la visita di controllo (anche per un solo giorno di malattia) gli Enti pubblici debbano pagare la visita, allora se da un lato si “risparmia” decurtando lo stipendio, dall’altra la P.A. deve pagare le visite mediche.
La bilancia pende verso l’introito o la spesa?
Vorrei che qualcuno ci pensasse, perchè nessuno ha considerato questa cosa.
questo decreto di merda da quando entrerà in vigore?
no no, non ci siamo… Scusa Sabatino ma non riesco proprio ad inquadrarti pienamente come “libero professionista” , leggo il tuo curriculum e ci trovo numerose “collaborazioni” presso l’universita’ di Firenze, varie strutture cliniche pubbliche o in regime di convenzione. Nulla di veramente “privato” al contrario di cio’ che si dovrebbe intendere quando si tratta di “libera professione”. non mi sembra che la tua fonte di reddito sia molto distante da quella di quei farabutti dei “dipendenti pubblici”, unica tua prerogativa e’ che la tua remunerazione la puoi contrattare a differenza degli altri.
Per quanto riguarda la penalizzazione per aver “iniziato tardi” ricorda che, se ancora non lo hai fatto, gli anni di contribuzione relativi al corso di laurea li puoi riscattare.. si, costa un po’, costa esattamente quanto i contributi versati per gli altri “dipendenti”.
Sabatino non sentirti cosi’ penalizzato, consolati col fatto che oggi, anche nel pubblico, per la stragrande maggioranza dei (pochi) posti messi a concorso ci vuole una laurea ed anche il dipendente pubblico il riscatto, se lo vuole, lo paga di tasca sua.
Dai, sei senza dubbio uno in gamba, chi te lo fa fare di rischiare di trovarti “a piedi”? ma mettiamo che il teatro prenda fuoco (ricordi il Petruzzelli?).. o che qualche tuo collega si metta a prescrivere interventi inutili e qualche magistrato insensibile verso le ragioni della “libera professione” decida di chiudere la clinica.. caspita, stai correndo dei rischi! niente piu’ incarichi, collaborazioni..tutto finito.. Su forza, fai un salto di qualita’, pensa al tuo futuro, passa all’altra sponda (c’e’ un’erba verdissima)… E FALLO ‘STO CONCORSO!!!!
caro Giacomo
questi sono i tempi che corrono, il privato entra – più o meno dichiaratamente – nel pubblico, il confine tra i due settori è sempre più labile, mal distinguibile.
Grazie per il consiglio (mi sembra di sentire mio padre), ma da uno che manco scrive bene il mio nome (pur avendo spulciato a fondo il mio curriculum) preferisco non accettar consigli
🙂
oops..hai ragione.. Sabino e non Sabatino… ah ma non ti aspettare che io possa assumerne la responsabilita’, anzi, la scarico immediatamente alla sig.ra Paola ..(che essendo nella PA ci ha ha fatto il callo) e.. a te, che nel curriculum hai omesso di indicare il tuo nome.
Va beh, per stavolta chiudero’ un occhio, nessuna sanzione.
Tu pero’ gli occhi tienili aperti tutti e due perche’ col lavoro che fai non devi sbagliare, non puoi permetterti di sbagliare… un medico che sbaglia.. no, non deve succedere perche’ in tal caso ci va di mezzo la salute di una persona, a volte addirittura la vita.. basta una diagnosi errata, una prescrizione inadeguata… una lastra non nitida.. la rifacciamo?…ma no, risparmiamo un po’ che c’e’ gia’ troppa gente che sciupa risorse.
Sai Sabino.. tra le cose che piu’ infastidiscono c’e’ proprio l’immagine del medico che lucra sulla salute delle persone, non sto parlando di te nello specifico, ma il discorso e’ generalizzabile all’intera fascia “alta” della vostra categoria, prestazioni in ambito privato per poter sopperire a carenze del servizio pubblico.. ma che vergogna.. lo stesso medico per il quale sono previste attese di mesi per una visita si rende immediatamente disponibile, a volte nella stessa struttura pubblica, se vede qualche soldino in piu’ e tanto piu’ e’ grave la patologia sospetta e tanto piu’ grande e’ il soldino richiesto..
Si lo so, lo sappiamo tutti, ci si devono pagare un mucchio di tasse, contributi e balzelli vari, questo stato che ruba e non da nulla… forse “ruba” troppo poco, sceglie delle vittime facili ma miserabili, forse questo stato dovrebbe cominciare a “rubare” ai ricchi, rubando di piu’ potrebbe avere piu’ risorse da destinare ai servizi rendendoli piu’ efficienti.. ma no, che assurdita’, servizi efficienti? a qualcuno non gioverebbero… e quel qualcuno sta gia’ cercando, a suon di leggi e ddl, a togliere risorse dalla PA, a gettar fango sui sui operatori e chissa’, tra un po’.. quando tutti si saranno fatti convincere che la PA non puo’ avere un futuro, si potrebbe ipotizzare una bella privatizzazione dei servizi, ospedali, inps, inail e qualunque altra azienda di stato che maneggi soldi.
Vedrai, non passera’ molto tempo… stanno preparando il terreno.. e il prezzo.
La promessa sara’ “servizi piu’ efficienti” ma l’efficienza non e’ un dato semplice da rilevare, la stragrande maggioranza delle persone confonde l’efficienza con il numero dei servizi erogati o la rapidita’ di questi. in realta’, e tu che frequenti l’ambiente della sanita’ senza dubbio lo sai, nel calcolo dell’efficienza ci si deve mettere anche il costo e l’efficacia del “prodotto erogato”. il semplice confronto tra pubblico e privato senza tener conto del costo del servizio porta ad una analisi falsa, utile solo ad un gioco pericolosissimo per il nostro paese. lo so anch’io che ci sono alcuni carrozzoni statali, enti inutili ed altre realta’ non piu’ necessarie, va bene, a chi fa un lavoro inutile venga dato un compito piu’ utile, ma non e’ tagliando gli stipendi indiscriminatamente che si ottiene una maggiore efficienza, puo’ apparire come una riduzione dei costi e lo sarebbe se le risorse attuali fossero piu’ del necessario ma, non essendolo, assisteremo solo ad una riduzione dei servizi.
caro Giacomo
se perdi un pò del tuo tempo a leggere i contenuti del mio blog vedrai che tante delle cose che affermi le ho già trattate in passato e la mia idea è che la sanità dovrebbe esser pubblica, trasparente ed uguale per tutti.
Penso tu immagini che non dipende da me e da quelli (medici) come me, però, decidere le modalità del sistema sanitario.
Per quanto riguarda l’errore ti ringrazio per la precisazione ma arrivi un pò tardi, anche quello è un argomento che ho trattato spesso perchè mi è molto a cuore . . .
grazie anche per il consiglio di riscattare a fini pensionistici gli anni di studio (che non mi ripagherà, però, dall’aver ritardato il mio ingresso di oltre 10 anni sul mercato del lavoro, giusto?): non è ancora giunta la mia ora, m’ero già informato
🙂
SANITA’. BERLUSCONI: ” PRIVATIZZARE GLI OSPEDALI PUBBLICI “. LE REAZIONI
Pubblicato da irpinianelmondo su Settembre 28, 2008
28.9.2008-Privatizzare gli ospedali pubblici in difficoltà. Il progetto del governo, per ora, pare solo un abbozzo, ma tanto basta ad innescare la polemica politica. Tutto nasce dalle dichiarazioni del premier Berlusconi che, intervenuto due giorni fa a Todi, ha illustrato la sua ricetta per risolvere i guai del sistema sanitario: «Rispetto al Veneto e alla Lombardia, in Sicilia e in Sardegna si spende oltre il 40 per cento in più», dunque – argomenta il Cavaliere -, «la soluzione è il federalismo fiscale e la privatizzazione di molti ospedali pubblici».
ebbene si
e quel che è peggio è che da tempo, da anni la privatizzazione striscia, ma nessuno sembra accorgersene . . . .
Carissimi, sono un’infermiera che lavora in una Azienda pubblica e sono madre di due bimbi piccoli di cui uno, che attualmente ha 2 anni, nato con una malattia rara a causa della quale è già stato sottoposto a tre interventi chirurgici; usufruisco della legge 104 proprio per seguire la riabilitazione del bambino, cercando per quanto possibile, di non creare disagi sul lavoro. Qualcuno mi sa dire se e come è stata modificata la legge 104? Grazie!
Un ulteriore chiarimento per favore: i tre giorni di permesso al mese che il Ministro vuole vengano usufruiti solo come frazionamento di ore, e i due anni di permesso retribuito per assistenza ai figli disabili, sono retribuiti con stipendio base (e quindi senza retribuzioni accessorie come indennità di turno ecc…) o sono non retribuiti?
Salve, vorrei capire se questo decreto e’ diventato legge oppure no.
In particolare, vorrei poter capire quale procedura dovrei seguire ora per rassegnare dimissioni volontarie.
Grazie
Scusate, ma se una persona è in malattia per esaurimento nervoso, questa non puo uscire?
..esisterà una distinzione di patalogia in patologia..non posso credere che si faccia di tutta l’erba un fascio..
cara Viki
che io sappia di malattia si tratta, non credo proprio si possa fare un distinguo per la malattia che necessita di stare al parco: in tal caso hai ampia possibilità di uscire fuori delle fasce orarie consentite . . .
Salve sono un ragazzo disabile con un grado d’invalidita del 70% causato da un incidente stradale ho una protesi totale dell’anca sx e ho una peresi dello sciatico sempre sulla stessa gamba sx.
sono incluso e lavoro presso una scuola statale e il secondo anno sono una dei tanti precari di terza fascia che nn e ricoscuito dal ministero perche e di terza fascia siccome ogni anno ho bisogno di cure di riabilitazione per il mio problema che ho vorrei sapere se facendo malattia a scuola mi viene decultato del tutto lo stipendio spero che qualcuno mi possa rispondere grazie
Gentile dott. Berardino,
la cosa che non condivido della discussione è semplicemente il fatto che la eventuale finta malattia, deve esssere certificata dal medico curante, soggetto che entra a pieno titolo nella classe dirigente di questo Stato di m…..
Un’ ulteriore cosa che indigna i dipendenti pubblici e la discriminazione che si perpetra tra la classe dirigente, super pagata, e il semplice dipendente pubblico!
Personalmente penso che aggredire il malcostume sia difficile, molto difficile quando l’abuso è strutturalmente radicato e diffuso a vari livelli come nel settore pubblico italiano ove – cito il mio caso – per ottenere il formale rinnovo del contratto ci vogliono mesi (nel frattempo sto lavorando senza contratto, rinnovato verbalmente prima della scadenza ma il contratto da firmare ancora non ci è stato proposto . . . . )
Per quanto riguarda la discriminazione, come dice lei, mi vien da pensare che – in teoria – un dirigente ha maggiori responsabilità ed in teoria maggiori competenze per cui è pagato meglio
In teoria
Altrimenti se ho maggiori competenze e maggiori responsabilità ma sono pagato uguale, scusatemi tanto ma chi me lo fa fare di fare il dirigente ?
Questo sempre in teoria
Dovremmo forse introdurre meritocrazia per portare dalla teoria alla pratica questo assunto . . .
sappiamo tutti che le statistiche possono esser piegate per cui i dati qui pubblicati vanno analizzati cum grano salis
BISOGNA NON VOTARE PIU’ QUESTO GOVERNO O PER MEGLIO DIRE QUESTI UOMINI CHE SISENTONO TUTTI PICCOLI DITTATORI,CALPESTANDO OGNI GIORNO I DIRITTI DELLE PERSONE CONQUISTATI CON ANNI DI SACRIFICI E DI LOTTE OPERAIE.
DIMOSTRATELO AD OGNI TORNATA ELETTORALE ,SENZA CADERE NELL’ERRORE DELL’ADULAZIONE IN CUI SI DICE CHE GLI ITALIANI SONO GENTE CHE CAPISCONO CHI VOTARE.PRIMA DI TUTTO BISOGNA MANDARE A CASA QUELL’GRANDE UOMO DI BRUNETTA IL QUALE PREDICA BENE E RAZZOLA MALE.
Buona sera a tutti,
il Sig, Brunetta è riuscito nel suo intento di dividere i lavoratori pubblici da quelli privati. Ovviamente siamo coscienti che è un fine gioco poltico che ben poco riguarda una riforma serie della Pubblica Amministrazione, di cui peraltro ce n’è bisogno.
I contratti del Pubblico Impiego prevedono sanzioni disciplinari anche serie per chi è assente spesso dal lavoro per malattia a partire dal controllo fiscale fino ad arrivare alla visita medica collegiale. Chiediamoci come mai i dirigenti non applichino le normative contrattuali assumendosi la responsabiltà del controllo del lavoro e dell’organizzazione delle unità lavorative. Ciò, ovviamente, non toglie la responsabilità personale che ognuno di noi ha nei confronti di un datore di lavoro pubblico o privato che sia.
Mariella
grazie Mariella per il tuo intervento pacato e sensato
🙂