Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Universita’ di Warwick (Regno Unito) e riportato dal notiziario europeo Cordis dimostra il senso di inadeguatezza di numerose donne relativamente alla gravidanza e alle cure da dedicare a un neonato. Ciò è principalmente dovuto alla tendenza, sorta negli ultimi decenni, di allontanarsi dalla propria citta’ e dalla propria famiglia per motivi di studio o di lavoro, perdendo il sostegno e i consigli normalmente forniti dai familiari. Dallo studio emerge che la tendenza a consigliare il parto in ospedale, invece che in casa, fa si’ che le donne non abbiano alcuna esperienza della nascita di un bambino fino al momento in cui sono loro stesse a partorire.
Angela Davis, ricercatrice della Leverhulme presso il Centro di storia della medicina dell’Universita’ di Warwick, per questo studio ha intervistato piu’ di 90 donne relativamente a gravidanza, parto e cura del bambino. La prima parte dello studio e’ stata dedicata alla maternita’ negli anni compresi tra il 1930 e il 1970, periodo in cui Davis ha ottenuto alcuni dati sorprendenti. Sebbene anche negli anni Trenta e Quaranta le donne si sentissero ignoranti rispetto al sesso e al parto, questo era dovuto al fatto che questi argomenti fossero tabu’ e quindi poco trattati all’interno del nucleo familiare. Davis ritiene che questo senso di ignoranza sia predominante anche nel XXI secolo perche’, nonostante le donne siano meglio informate sul sesso, ricevono ancora poche informazioni su questi argomenti.