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Dopo l’aborto «rianimare il feto se è vivo»

da il corriere.it
Nel caso in cui un feto nasca vivo dopo un’interruzione di gravidanza, il medico neonatologo deve intervenire per rianimarlo, «anche se la madre è contraria, perché prevale l’interesse del neonato». A sostenerlo è Domenico Arduini, direttore della clinica di ostetricia e ginecologia dell’università di Tor Vergata, e uno dei firmatari del documento approvato sabato dalle università romane di medicina. Nel testo si sostiene che va rianimato qualsiasi prematuro che mostri segni di vitalità. «Un neonato vitale, in estrema prematurità, va trattato come qualsiasi persona in condizioni di rischio e assistito adeguatamente» riporta il testo. Il documento è stato discusso nel corso del convegno al Fatebenefratelli dedicato alla giornata della vita in relazione alla prematurità estrema, i margini di gestione ostetrica e i risvolti neonatologici.
Il documento si riallaccia alle problematiche emerse in questi ultimi mesi circa i limiti dell’aborto in relazione all’avanzamento delle tecniche rianimatorie e di sopravvivenza del feto. Alcune preoccupazioni erano state espresse dai vescovi italiani, mentre le società scientifiche dei neonatologi hanno prodotto linee guida per adeguare gli interventi.

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'

View Comments (4)

  • Dopo gli attacchi di Ferrara che dall'"alto" del suo pulpito ha proposto una moratoria contro chi pratica l'aborto, si è di nuovo riacceso il dibattito su questo tema tanto delicato quanto appetibile, soprattutto vicino alle elezioni.
    Troppo falso moralismo, e gente che si riempie la bocca di santità e necessità di rianimare feti..
    Magari se si cominciasse di nuovo a fare una sana educazione sessuale, a lasciare le persone libere di usare metodi contraccettivi perchè grazie al cielo il sesso non è solo procreazione e noi non siamo incubatrici, magari vedremmo tanti drammi in meno.
    Una donna che ha una coscienza, non arriva a scegliere di non avere un figlio con leggerezza.
    Mi piacerebbe sapere la tua opinione, visto che sei competente in materia..

  • mah
    poco competente di sicuro per quel che riguarda ciò che sente/prova/vive una donna che si trova di fronte a questa scelta
    resto fondamentelmente neutrale, mi nasce solo una riflessione sul fatto che 20 anni fa nessuno avrebbe mai pensato che si sarebbe arrivati al punto di poter rianimare, con successo, un feto da aborto terapeutico.
    Inoltre mi colpisce la follia della situazione: 'io' medico pratico un aborto (ovvero 'uccido' il feto) che nasce vivo quindi lo rianimo, qualunque cosa ne pensi la donna che si è recata volontariamente ad abortire ....

  • ehm
    L'articolo richiesto non può essere trovato.
    di fatto il dibattito non può che esser articolato, chè numerosissime sono le problematiche che si pongono, tanto in relazione agli avanzamenti tecnologici, tanto in relazione alle idee politico-religiose, tanto in relazione alle derive autoritarie di chi prova ad imporre agli altri le sue idee ....

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