Leggo da La Nazione Firenze di ieri che sta per partire una nuova iniziativa che ambisce a decongestionare le strutture di diagnostica.
Per questo, i medici (MMG, il medico di famiglia) dovranno seguire il corso di 120 ore complessive che prevede, oltre a una piccola parte di insegnamento teorico, l’approccio immediato con la pratica. Una volta tornati in ambulatorio, i medici saranno pronti per fare gli accertamenti ecografici ai pazienti.
Le basi teorico-scientifiche le trovi qui.
Su la Nazione Firenze di oggi, oltre alla risposta del Presidente di MeDiTo Medici della Diagnostica Toscana è riportato l’intervento, particolarmente critico, del segretario regionale dello Snami Gianluca Maccioni; uno stralcio a seguire
Ci sono delle domande importanti da porsi, prima di firmare un progetto di questa portata
– Quali capacità abbiamo per poter realmente svolgere questa funzione diagnostica importante?
– Come facciamo con il tempo?
– Questi soldi che vengono spesi nei corsi di formazione, soldi pubblici, avranno una reale resa per il paziente?
– E l’acquisto degli apparecchi? Chi provvederà?».
Non sottovalutiamo poi l’aspetto più strettamente professionale della questione: esiste un problema medico-legale legato
alla refertazione degli esami che prevede responsabilità enormi per l’esecutore.
il 15 ottobre 2009 è formalmente nata l’associazione MeDiTo Medici della Diagnostica Toscana; il sito web ufficiale è www.medito.net ed esiste un gruppo di discussione a cui far riferimento per gli aggiornamenti, la mail ufficiale dell’associazione è medito2009@gmail.com