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effetto yo-yo

Il 30% degli obesi italiani è vittima infatti dell’effetto yo-yo: la sindrome del peso oscillante, che porta a cambiare taglia anche a distanza di pochi mesi. La stima arriva da Giuseppe Fatati, presidente dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), che ha ricavato il dato dalla sua esperienza nel Centro di nutrizione clinica dell’Ospedale di Terni. “Su 100 persone obese o in forte sovrappeso che vengono per un controllo o una cura, 30 sono colpite dalla sindrome, e non si spiegano perché dopo una dieta tornano a ingrassare più di prima“. Non a caso, lo slogan di quest’anno invita a Non rimbalzare da una taglia all’altra. Fai centro!. “Abbiamo scelto questo messaggio – dice Fatati – perché molte persone, quasi la totalità, non sanno che uno dei segreti dello star bene è il mantenimento del peso ideale, una volta raggiunto con una corretta dieta. Se lo si lascia oscillare non solo non si dimagrisce, ma si ingrassa di più. Si è visto che la fluttuazione del peso interferisce sui livelli di dispendio energetico, sia per quanto riguarda la composizione corporea, sia per il rischio di una patologia cardiovascolare. Ad ogni oscillazione – continua l’esperto – la massa magra perduta viene ricostituita solo parzialmente, così il peso ripreso dopo una dieta è qualitativamente più ricco di massa grassa”. Non solo, quando si torna a lievitare sulla bilancia, il grasso si accumula sull’addome. “Arriva, o peggiora la quantità di grasso addominale  che è particolarmente insidioso per la salute”.

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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