ho letto, un paio di settimane fa, un articolo che parlava di questa ‘strana’ specializzazione: medici che vanno in giro – in zona di guerra – a cercar di fare una stima (per quanto possibile) precisa dell’impatto della guerra.
Tradotto: quanti morti e feriti si possono realmente calcolare.
E mi è tornato in mente il famoso articolo di The Lancet che ipotizzava cifre ben diverse (molto più elevate) delle cifre dichiarate dai governi americano ed inglese in riferimento alla II guerra del golfo.
Interessante, ma i medici da chi sono “sponsorizzati”? Da organizzazioni non governative? L’hai letto su Internazionale? Che sia possibile fare stime precise sulle vittime delle guerre mi sembra un po’utopico, anche solo per il fatto che, oltre alla conta dei cadaveri, si dovrebbero considerare tutti gli effetti secondari, non meno terribili (malattie, epidemie, violenze mentali, diminuzione del tasso di crescita etc..). Poi, in merito ai dati diffusi dai governi di che stupirsi? Si sa che spesso divulgano (od omettono di divulgare) a proprio piacimento. Anche qui in Italia è ricorrente la polemica sulle stime dei partecipanti alle manifestazioni ( e sono SOLO manifestazioni!)…caro il mio BZKN!
quoto
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E mi è tornato in mente il famoso articolo di The Lancet che ipotizzava cifre ben diverse (molto più elevate) delle cifre dichiarate dai governi americano ed inglese in riferimento alla II guerra del golfo.
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clikkare sul linkz ed informarsi …
per i meno informati (che saranno di sicuro tanti) the lancet è una delle più autorevoli riviste internazionali di medicina, quindi l’articolo ha di sicuro delle basi solide