capita che, sull’Eurostar di oggi pomeriggio, la persona che occupa il posto di fronte al mio sia una collega che ha fatto la specializzazione presso il Dipartimento in cui tuttora lavoro e che da poco più di un anno è andata a vivere e lavorare a Milano.
Capita peraltro che mentre si chiacchiera una passeggera passa trafelata cercando un medico, per cui io mi alzo, seguito dalla collega più giovane, e vado a vedere (con una certa preoccupazione, potrebbe esser qualcosa di grave oppure di banale) cosa accade: un giovane passeggero ha avuto un episodio sincopale ma ha quasi immediatamente ripreso conoscenza: gli si fa un pò di assistenza standard aspettando che si riprenda da solo; arriva la (giovane) capotreno, molto preoccupata, a cui chiediamo la cassetta di pronto soccorso che ci viene prontamenta portata ma ….. con la minicassetta presente sul treno non è possibile nemmeno misurare la pressione (niente sfigmomanometro nè stetoscopio – della ventimask nemmeno l’ombra).
Della serie per fortuna era una stupidata, solo un’indigestione ma forse sarebbe il caso di comunicare a trenitalia.com che ai medici che eventualmente si troveranno a far un intervento in emergenza sarà bene fornire strumentazione più adeguata di quella attualmente presente sui treni in servizio in giro per l’Italia.
Hai ragione…ma trenitalia non ce la fa a gestire i treni…capita che gli Eurostar perdano porte viaggiando a 250 km/h figurati se pensano alla cassette del pronto soccorso!
Probabilmente sulle ferrovie tedesche (DB) ce l’hanno!
e le ferrovie svizzere ?
vogliamo mettere ?
🙂