faccio accomodare una paziente, circa 50 anni. Noto subito il codice esenzione (048: malattia tumorale), la prima – automatica – domanda è: mi fa vedere la documentazione dei precedenti esami ?
Non c’era scritto sul foglio della prenotazione, mi risponde.
E sappiamo bene che non è vero, il foglio di prenotazione reca scritto in grassetto portare esami precedenti (nostra colpa, lo ammetto: un pò troppo genericamente, molti interpretano, liberamente, e talvolta lasciano a casa documentazione rilevante ai fini della corretta interpretazione del risultato dell’esame qualunque esso sia).
E non è vero che era tutto normale: un pò di alterazioni – verosimilmente indipendenti dalla patologia neoplastica per cui viene a controllo – ci sono e, ovviamente, non posso pronunciarmi sull’eventuale evoluzione . . .
Che dire ?
Che si discute della privacy, e di chi deve avere accesso a quali dati, nel frattempo dice che c’è la crisi e si spendacciano, allegramente, soldi pubblici per esami troppo spesso inutili (e talvolta è colpa anche della sciatteria del paziente) . . .