Gli oncologi dell’Aiom Associazione italiana di oncologia medica, per rendere solo un ricordo le attese proverbiali per esami diagnostici potenzialmente salvavita, suggeriscono di usare in maniera più razionale e completa il parco macchine del Servizio sanitario nazionale SSN. E’ assurdo – ha dichiarato il presidente dell’Aiom Carmelo Iacono, nel giorno in cui a Milano si apre il XXXV Congresso Esmo (European society for medical oncology) 2010 – accendere un mammografo alle 9 e spegnerlo alle 13, perché non si ha il personale per farlo funzionare dalle 7 alle 23, ritmi che la macchina può tranquillamente sopportare. E lo stesso discorso vale per altri esami diagnostici: non vedo cosa ci sia di male in una Tac a mezzanotte, per un paziente che è ricoverato in ospedale.
Il gap da colmare per rendere l’organizzazione più efficiente è ovviamente la carenza di personale, una piaga per alcune strutture sanitarie.
Banksy, geniale artista britannico, ha firmato la sigla di una puntata dei Simpsons ambientandola in quel che immagina esser la sede di lavoro dei sub-appaltatori coreani che hanno creato i disegni del telefilm: la diagnostica di routine rischia di diventare così ?
Ed io mi chiedo (giusto qualche domanda, non vado oltre)
– qualcuno si pone il quesito della accuratezza diagnostica della TAC/RMN/ecografia di routine effettuata alle 3 di notte per sfoltire le liste d’attesa ?
– si ha intenzione di affrontare il problema (non marginale) dell’obsolescenza del parco macchine del SSN ?
– a qualcuno viene in mente che privatizzando la richiesta, sempre più ampia, di esami inutili si abbatterebbero le liste d’attesa dando possibilità ai medici di lavorar meglio (chè quando sei a fare esami su esami richiesti senza criterio, credetemi, qualcosa ti si rompe dentro)?