X

esami 24 ore su 24 contro liste attesa

In alcune strutture sanitarie italiane si aspetta anche un anno e mezzo per una mammografia e si arriva in casi estremi a sprecare 5 giorni di ricovero per un paziente che aspetta solo di sottoporsi a una Tac.
Gli oncologi dell’Aiom Associazione italiana di oncologia medica, per rendere solo un ricordo le attese proverbiali per esami diagnostici potenzialmente salvavita, suggeriscono di usare in maniera più razionale e completa il parco macchine del Servizio sanitario nazionale SSN. E’ assurdo – ha dichiarato il presidente dell’Aiom Carmelo Iacono, nel giorno in cui a Milano si apre il XXXV Congresso Esmo (European society for medical oncology) 2010  – accendere un mammografo alle 9 e spegnerlo alle 13, perché non si ha il personale per farlo funzionare dalle 7 alle 23, ritmi che la macchina può tranquillamente sopportare. E lo stesso discorso vale per altri esami diagnostici: non vedo cosa ci sia di male in una Tac a mezzanotte, per un paziente che è ricoverato in ospedale.
Il gap da colmare per rendere l’organizzazione più efficiente è ovviamente la carenza di personale, una piaga per alcune strutture sanitarie.
Nelle Regioni virtuose (quali sono, mi chiedo io? Visitavo, di recente, un paziente che s’è fatto un’ottantina di km per effettuare un’ecografia addominale: dalla virtuosa Emilia Romagna, dove risiede, ha prenotato a Pistoia perchè nel moderno ospedale del suo paese il primo appuntamento disponibile era per luglio 2011) le macchine lavorano con orari più lunghi, le liste di attesa sono meno lunghe.


Banksy, geniale artista britannico, ha firmato la sigla di una puntata dei Simpsons ambientandola in quel che immagina esser la sede di lavoro dei sub-appaltatori coreani che hanno creato i disegni del telefilm: la diagnostica di routine rischia di diventare così ?
Ed io mi chiedo (giusto qualche domanda, non vado oltre)
– qualcuno si pone il quesito della accuratezza diagnostica della TAC/RMN/ecografia di routine effettuata alle 3 di notte per sfoltire le liste d’attesa ?
– si ha intenzione di affrontare il problema (non marginale) dell’obsolescenza del parco macchine del SSN ?
– a qualcuno viene in mente che privatizzando la richiesta, sempre più ampia, di esami inutili si abbatterebbero le liste d’attesa dando possibilità ai medici di lavorar meglio (chè quando sei a fare esami su esami richiesti senza criterio, credetemi, qualcosa ti si rompe dentro)?

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
Related Post