. . . capita, a volte, di dover esercitare il potere di uccidere nel futuro pronunciando parole misteriose nel presente [cit.] e può accadere, l’esperienza te lo insegna perchè ti succede, di trovarsi a farlo proprio con una persona cara!
C’è stato, di recente, il compleanno, il compleanno della cicatrice: così lo chiama la mia amica, che poi seguo anche come medico ed ecografista di fiducia.
Le trovai, casualmente, un cancro: casualmente perchè le suggeririi di fare un’ecografia e con quell’esame venne fuori che c’era qualcosa che non andava bene . . .
Mi ha scritto, a seguire il testo non editato, ed io pubblico, in forma del tutto anonima, per ovvi motivi.
non è retorica è quello che penso veramente e che mi nasce dal cuore, se vuoi puoi modificarlo, puoi pubblicarlo con il mio nome
Sono passati già quattro anni ed in ogni giorno di questi quattro anni un pensiero è andato a te Sabino che mi hai permesso di vedere la mia amata figlia crescere (aveva sei mesi) e di vivere tanti momenti indimenticabili, che mi hai salvato la vita.
Eh sì, tu quel 7 aprile mi hai scovato un tumore, piccolo, 2 cm insediato nel mio rene destro, silenzioso e maligno che sarebbe cresciuto senza darmi disturbi fino a che non sarebbe stato troppo tardi.
Era a cellule chiare, era difficilissimo da vedere, a quanto mi hanno detto tutti i medici che mi hanno visto per l’intervento che ho fatto per rimuoverlo il 5 maggio di 4 anni fa.
Io sapevo quanto tu fossi bravo, scrupoloso, e la tua professionalità mi ha per fortuna quel 7 aprile convinto, vista la febbre persistente da 2 mesi ed i disturbi che avevo (era polmonite, non diagnosticata) a venire da te nonostante la febbre a 38 per farmi una ecografia.
E con quella ecografia mi hai salvata! Hai trovato non la causa della febbre, che era altrove, ma un piccolo pericolosissimo, quasi invisibile cancro.
Grazie caro amico, ogni giorno ti ringrazio per questa splendida vita e per le parole che, nella difficoltà di quel momento, hai saputo usare per dirmi quello che mi stava accadendo.