leggo l’articolo di Mattia Travagliati da farmaciavirtuale.it e mi vien qualche dubbio: generico (eutirox) si, o forse meglio no ?
Di certo il legislatore suggerisce elementi di prudenza che non possono non generar confusione (nel farmacista, nell’utente) . . .
E quindi, cosa fare ?
Recita la nota AIFA del 15 novembre 2013
“Nella maggior parte dei casi trattati un prodotto a base di levotiroxina è automaticamente sostituibile con un analogo generico, con la sola precauzione di un controllo dei valori di TSH e FT4 dopo quattro-sei settimane, e con particolare cautela nelle circostanze in cui è richiesta maggiore attenzione nel mantenere l’equilibrio tiroideo, ovvero:
- Donne in gravidanza o che stiano pianificando il concepimento;
- Ipotiroidismo, congenito o acquisito, in età pediatrica;
- Terapia soppressiva in pazienti con pregresso carcinoma tiroideo, soprattutto se fragili o anziani;
- Pazienti con ipotiroidismo centrale.
In questi pazienti l’eventuale passaggio ad una diversa formulazione richiede l’informazione del paziente e dovrebbe essere seguito dal controllo del TSH sierico (e della FT4 nell’ipotiroidismo centrale) dopo quattro–sei settimane di terapia”
Il ragionamento, corretto e condivisibile dell’autore, lo potete leggere su farmaciavirtuale.it
Di eutirox e tiroide avevo già parlato qui: ricordate, o voi ipotiroidei che dovete assumer eutirox, di prestare attenzione al caffè!