Come tutti potranno intuire uno dei maggiori problemi della formazione medica è l’esercitazione pratica: consentire a chi non sa di far cose in modo da potergli far raggiungere l’autonomia. Ciò implica che – necessariamente – qualcuno (eufemismo – tanti in realtà) riceverà una prestazione medica non ai massimi livelli perchè effettuata da un medico che è in corso di formazione.
Oggi ho visistato una (giovane) paziente a cui il curante (parente) aveva richiesto un’ecografia per scrupolo, in effetti motivi seri non ce n’erano.
Dopo aver rapidamente terminato l’esame, avendo rassicurato la paziente che cose strane o inattese o preoccupanti non ce n’erano, mi sono apprestato a preparare il referto e ho lasciato che la collega – specialista in formazione – riguardasse la paziente a scopo – puramente – di esercitazione.
Di fatto ciò ha innescato una reazione emotiva nella paziente: nonostante avessi già ripetutamente detto che l’esame doveva considerarsi negativo (normale) ha iniziato a chieder di nuovo cosa aveva, con tono preoccupato …..
Giusto per sottolineare come formare medici implica una serie di difficoltà – in considerazione della relazione con il paziente – che la gran maggioranza delle altre professioni non presenta.
Approfondimento: articolo da L’ESPRESSO