Genitori inconsapevoli del peso dei figli

La famiglia riveste un ruolo importante nel trattamento dell’obesità infantile, ma i genitori devono in primo luogo realizzare che il figlio è in sovrappeso o obeso. Diversi studi hanno verificato, infatti, che ciò non accade in percentuali molto elevate di casi, in relazione a fattori socio-demografici. La classificazione dei propri figli è stata proposta in un campione di bambini tra 5 e 12 anni, ai rispettivi genitori, appaiando un bambino a un genitore (n=576). Secondo la scala Likert, i genitori dovevano collocare il figlio tra i due estremi “estremamente sottopeso” ed “estremamente sovrappeso”. La percezione genitoriale è stata poi confrontata con il peso corporeo valutato in base ai percentili relativi a età e genere, dell’indice di massa corporea (IMC). L’86% dei genitori di bambini obesi o in sovrappeso ha dato una classificazione non corretta, definendoli in sovrappeso i primi e normopeso i secondi. In particolare, tutti i genitori di bambino con IMC superiore o uguale al 95° percentile, classificavano i loro figli in una categoria diversa da “estremamente sovrappeso”. Inoltre, il 75% dei bambini con IMC compreso tra l’85° e il 95° percentile, erano stati classificati come “quasi normopeso” o sottopeso. L’errore si verificava con più probabilità con i figli maschi (29% vs 21%) e non c’erano ulteriori caratteristiche associate all’errore. I risultati evidenziano la necessità di prestare maggiore attenzione al peso corporeo dei bambini durante le visite e segnalare ai genitori eventuali anomalie.
J Pediatr Health Care 2009; 23(4):216-21

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