67.000 richieste di consulenza ai Centri antiveleni che, nel 44% dei casi, sono per bambini sotto i 5 anni: detersivi, medicinali, vernici, cibi tossici “A preoccupare i pediatri – afferma Angelo Milazzo, pediatra della segreteria della Sipps Sicilia (Società italiana di pediatria preventiva e sociale) – sono i dati più recenti sugli avvelenamenti in Italia: come segnalato dai Centri antiveleni, ogni anno vengono registrate oltre. L’incuria e la costante sottovalutazione delle insidie nascoste fra le mura domestiche sono le cause maggiori di avvelenamento nei bambini e si verificano con maggior frequenza nelle famiglie più disagiate, soprattutto in quelle dove sono presenti problemi psichici e comportamentali”.
“Tuttavia – aggiunge l’esperto – l’avvelenamento può essere provocato anche da un attimo di distrazione o da un momento di stanchezza, che possono capitare a chiunque e senza preavviso”. Per aiutare i genitori, i pediatri Sipps hanno elaborato una serie di consigli utili per prevenire il pericolo di avvelenamento o affrontarlo al meglio. Eccoli:
1) Contrariamente a quanto ritenuto da molti, subito dopo un’intossicazione non bisogna mai provocare il vomito, né somministrare latte, né altri alimenti. In nessun caso, il prodotto ingerito dal bambino va assaggiato, nella presunzione di poter capire di che cosa si tratti.
2) E’ invece consigliabile consultare subito medici competenti telefonicamente: innanzitutto il proprio pediatra di famiglia, ma anche un Centro antiveleni, i medici della continuità assistenziale, le guardie mediche e i presidi vari. Saranno loro a dare i primi consigli; molte sostanze, infatti, non hanno tossicità e molti farmaci non sono pericolosi; in questi casi si può evitare di correre al pronto soccorso.
3) Conservare sempre le medicine, i prodotti per la pulizia della casa e per l’igiene personale fuori dalla portata dei bambini. Tra i medicinali, molto pericolosi risultano i farmaci cardiovascolari e gli psicofarmaci. I luoghi di custodia più idonei sono rappresentati da armadietti chiusi a chiave e dai ripiani più elevati degli armadi. E’ bene evitare di riporre i prodotti rischiosi in borse, beauty-case, comodini delle camere da letto, perché risultano facilmente accessibili. Attenzione: negli adolescenti l’ingestione di farmaci e di sostanze chimiche spesso non è accidentale, ma volontaria.
4) Non travasare prodotti chimici per la pulizia o la manutenzione della casa in contenitori normalmente utilizzati per il cibo, ma riporli nelle confezioni originali.
5) Non lasciare detersivi e prodotti per la pulizia sotto il lavello della cucina. Tra questi, i più pericolosi sono i disgorganti, i solventi, la soda caustica, l’acido muriatico, gli anticalcari e l’ammoniaca.
6) Può succedere che siano proprio i genitori ad ‘avvelenare’ accidentalmente i propri figli: la somministrazione di farmaci scaduti o utilizzati erroneamente, così come la preparazione di cibi tossici, possono risultare estremamente dannosi. Dunque, evitare di mescolare farmaci diversi, senza consultare un medico.
7) Leggere con attenzione le etichette, le date di scadenza e le indicazioni dei farmaci; questi vanno somministrati sempre secondo le prescrizioni del pediatra o, quanto meno, secondo le indicazioni previste nel foglietto illustrativo.
8) Non consumare funghi non controllati da esperti. In caso di sospetta intossicazione, occorre accertarsi sempre se altri componenti della famiglia presentino sintomi.
9) Non mescolare prodotti chimici diversi: l’interazione tra più sostanze può dare luogo a tossicità.
10) Far attenzione ad alcuni tipi di piante che si tengono in casa, poiché particolari specie presentano alcune parti che, se ingerite, possono risultare tossiche.
11) Evitare l’uso dell’alcol nei bambini e negli adolescenti. Non si deve sottovalutare neanche l’ingestione di sigarette: il tabacco ha una sua tossicità.
12) Nel periodo estivo, porre particolare attenzione all’ingestione di acque contaminate.
13) In inverno uno dei rischi maggiori è rappresentato dalla possibile inalazione di fumi e sostanze pericolose, quali il monossido di carbonio, prodotti da stufe, caldaie, camini.
14) E’ comunque buona regola, in ogni stagione, non effettuare combustioni in ambienti chiusi.