Pur non potendo escludere con sicurezza assoluta il ruolo di altri fattori nasce il sospetto che una sovradiagnosi di malattia subclinica potrebbe esser dovuta alla crescente diffusione di ecografia e agoaspirato (FNA) tiroideo.
Uno studio epidemiologico retrospettico, ideato da chirurghi del collo di estrazione otorinolaringoiatrica, medici ed epidemiologi rafforza tale ipotesi: tale studio è stato effettuato su un vasto campione di popolazione (10.889.840 soggetti) del Sistema sanitario dei veterani degli USA durante il periodo 2000-2012 da cui sono emersi 8.870 pazienti con carcinoma tiroideo su 157.088 soggetti sottoposti a ecografia tiroidea e 15.576 soggetti sottoposti ad agoaspirato (FNA) tiroideo.
L’incidenza annua dei tumori tiroidei è raddoppiata dal 2000 al 2012 (da 10,3 a 21,5/100.000), confermando il trend già segnalato da altri studi, ma nello stesso periodo vi è stato un incremento ben maggiore del numero di ecografie (5 volte, da 125,6 a 572,1/100.000) e di FNA (7 volte, da 7 a 46.2/100.000).
Va detto che già in passato negli Stati Uniti era stato ‘dimostrato’ un aumento di incidenza di carcinoma tiroideo, ma i punti innovativi dell’attuale studio rispetto ai precedenti sono
1) l’indagine è stata eseguita su una popolazione omogenea per condizioni socio-economiche e per facilità di accesso al sistema sanitario;
2) l’analisi statistica è stata condotta con rigore scientifico.
E’ importante, comunque sottolineare alcune importanti limitazioni, come ad esempio che mancano dati relativi all’andamento clinico e alla mortalità.
Deve, pertanto, esser chiaro che oggi abbiamo accesso a nuove metodiche strumentali che potenziano le capacità diagnostiche e, ragionevolmente, determinano un aumento di lesioni nodulari tiroidee, neoplastiche e non, evidenziate dall’ecografia, la maggior parte di dubbia importanza clinica o di natura incidentale.
In altre parole: vengono diagnosticati con sempre maggiore frequenza microcarcinomi papillari tiroidei, il cui impatto clinico sulla morbilità e mortalità è poco rilevante, a fronte di una minoranza di microcarcinomi tiroidei che invece manifesta un comportamento aggressivo.
Si sta quindi facendo strada l’ipotesi che la categoria “carcinoma papillare” non rappresenti un’entità omogenea, ma comprenda varianti con diversa aggressività biologica. Siamo in una fase intermedia in cui appare importante il contributo della ricerca che dovrà fornire nuovi elementi diagnostici per prevedere l’evoluzione della neoplasia, discernendo le forme scarsamente aggressive da quelle letali.
Zevallos JP et al
Increased thyroid cancer incidence corresponds to increased use of thyroid ultrasound and fine-needle aspiration: a study of the Veterans Affairs health care system.
Cancer. 2015 Mar 1;121(5):741-6. doi: 10.1002/cncr.29122. Epub 2014 Nov 6.
Ho scritto vari articoli sulla tiroide e sull’ecografia del collo per la tiroide: sono tutti raggruppati qui.
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