il Censis parla di un fenomeno in crescita: il “low cost” sanitario ovvero Groupon

Il business stimato è di circa 10 miliardi di euro e si prevede una crescita per questo tipo di mercato del 25% l’anno. Prevalentemente è il Web a fare da canale pubblicitario. La preoccupazione maggiore, oltre quella rappresentata dalla mancanza di controlli di qualità, deriva dal rischio concreto che possa essere indotto nei cittadini un bisogno improprio che potrebbe trovare risposte altrettanto improprie. Nel mare magnum delle offerte continua a fare scalpore nel bene e nel male il sito Groupon finito nelle mire degli ordini professionali di tutta Italia. O quasi. Già, perché recentemente l’Ordine dei Medici di Bologna entro due mesi lancerà un portale dove i singoli medici potranno promuovere prestazioni scontate.
Curioso è che dopo aver messo sotto processo i medici che si promuovevano su Groupon  adesso l’Ordine usa gli stessi metodi. Come si ricorderà lo scorso dicembre il presidente dell’Ordine dei medici bolognese aveva invitato tutti gli iscritti ad abbandonare il portale: “La differenza, però, è che le inserzioni saranno rigorosamente controllate dall’Ordine per garantire qualità delle prestazioni, correttezza e trasparenza”, spiega Pizza. Cauta la reazione dell’Ordine nazionale dei medici. Dice il presidente Amedeo Bianco a Panorama Economy: “L’iniziativa è anomala rispetto ai compiti dell’istituzione”. Favorevole invece l’Ordine di Milano. “Mi sembra un’idea molto interessante – dice il presidente Roberto Carlo Rossi – e non escludo che la si possa adottare a livello nazionale”.

Ma che cosa accade con le altre professioni?
Anche  ingegneri e avvocati non disdegnano il low cost del sito di acquisti: i primi perché avevano fatto ricorso a Groupon offrendo una “certificazione energetica con sopralluogo, rilascio certificato e registrazione al catasto regionale” a 59 euro invece di 300, gli avvocati a causa di uno studio di infortunistica stradale di Pistoia che offriva “una trattazione di un procedimento stragiudiziale senza ricorrere alle vie legali a 39 € invece di 500 oppure 2 procedimenti a 69 € invece di 1000”. Al termine dell’indagine, l’Ordine ha appurato che nell’operazione commerciale non erano coinvolti propri iscritti. Ma con una delibera ha ugualmente puntualizzato: “La partecipazione da parte dell’avvocato a siti internet e comunque a organizzazioni che offrono servizi legali mediante vendita al pubblico di coupon o voucher, e comunque praticando prezzi inferiori alla vigente tariffa professionale, contrasta con le norme deontologiche”. Ma che cosa succede ai professionisti nell’orbita Groupon? Dal gennaio dello scorso anno, buona parte dei professionisti sono stati richiamati dalle rispettive organizzazioni di categoria, come sottolinea il Corriere della Sera. E il richiamo è il primo passo di un procedimento disciplinare che può arrivare fino all’espulsione. In questi mesi in centinaia sono stati convocati e redarguiti dagli organismi disciplinare di appartenenza per aver promesso sconti agli utenti del servizio online. Pochi architetti e ingegneri, come dicevamo, e una grande quantità di medici o dentisti. “Quasi mille tra i nostri partner sono iscritti a ordini professionali – ha spiegato Boris Hageney, Ceo Groupon Italia, Spagna e Portogallo – e il 95% è costituito da medici, mentre abbiamo appena iniziato a lavorare con avvocati e architetti. Tra questi la fetta maggiore è rappresentata da dentisti”. Il tipo di offerte disponibili sul sito svariano dalle cure odontoiatriche agli interventi di chirurgia plastica, dalla fisioterapia alle visite specialistiche, dalla diagnostica per immagini alle terapie più disparate.

NdS: evidentemente le visite mediche non sono come il vino . . . .

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