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Il fumo è più cattivo con le donne

Nelle donne col vizio del fumo l’attacco di cuore arriva 13,7 anni prima che tra le non fumatrici, mentre nei tabagisti uomini l’infarto colpisce solo 6,2 anni prima di quanto farebbe nei maschi non fumatori. In altre parole, se lei fuma getta alle ortiche un numero di anni in salute più che doppio. L’avvertimento alle irriducibili arriva da uno studio norvegese, presentato a Monaco di Baviera dove è in corso il Congresso annuale della Società europea di cardiologia (Esc). La ricerca, firmata da Morten Grundtvig dell’Innlandet Hospital Trust di Lillehammer, offre una prova in più di quanto il fumo sia ‘sessista’: le sue conseguenze sulla salute delle donne sono più gravi eppure, mentre sempre più maschi dicono addio alle ‘bionde’, sempre più donne cadono nella loro trappola. L’equipe scandinava ha analizzato i dati relativi a 1.784 pazienti al primo infarto, ricoverati in ospedale tra il 1998 e il 2005. Hanno quindi calcolato che l’età media del primo infarto negli uomini non fumatori è di 72,2 anni, mentre nei maschi col vizio è di 63,9 (8,3 in meno). Nelle donne, invece, il primo infarto colpisce in media a 80,7 anni nelle non fumatrici e a 66,2 nelle tabagiste (14,5 anni prima). Aggiustando successivamente i dati in base ad altri fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione, colesterolo alto, diabete, storia di angina o di ictus), il numero di anni in salute persi a causa del fumo si attestava appunto sui 13,7 anni per le donne e sui 6,2 per gli uomini.
Secondo gli autori, fattori ormonali, genetici e metabolici potrebbero spiegare perché il sesso femminile patisce più di quello maschile i molti danni della sigaretta.

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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