da repubblica.it di Firenze
Si chiude senza colpevoli il processo per la morte dello studente di 16 anni che il 21 febbraio 2008, mentre andava in motorino allo stadio a vedere la Fiorentina, si scontrò con un’auto e morì alcune ore più tardi al Cto.
Ieri il giudice Breggia ha assolto dall’accusa di omicidio colposo due medici dell’ospedale di Torregalli, il radiologo Luca Montigiani, difeso dagli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna, e la dottoressa Delizia Vacirca, che quella sera era di turno al pronto soccorso e al processo era assistita dall’avvocato Massimo Megli.
Secondo il pm Vincenzo Ferrigno i medici trascurarono i risultati della Tac e degli esami ematici, che avrebbero dovuto far ipotizzare un sanguinamento. Sanguinamento che nel giro di alcune ore divenne massiccio.
Secondo l’accusa, se a Torregalli fosse stata eseguita una Tac total body, la lesione all’aorta sarebbe stata rilevata e a quel punto un intervento cardiochirurgico avrebbe potuto salvare il ragazzo.
Secondo i periti nominati dal giudice, invece, i medici di Torregalli non sarebbero responsabili della mancata diagnosi perché si trovarono in presenza di “sintomi subdoli” e non di sintomi chiari della lesione dell’aorta toracica.
E anche in presenza di una diagnosi tempestiva, a loro giudizio non sarebbe stato possibile salvare il ragazzo.
Che dire ?
Che forse merita fare una TAC in più, sapendo che non è necessaria (e sapendo peraltro di esporre ad un rischio ben noto il paziente), pur di non finir intrappolati in anni di processi (e spese legali, che gratis non son di sicuro): si chiama medicina difensiva, sta lentamente, inapparentemente, bruciando miliardi di euro l’anno . . . .
Anche perchè bisogna rendersi conto che se hai la sfortuna di esser coinvolto in un incidente, grave, il fatto di esser rapidamente trasportato in ospedale non garantisce la sopravvivenza, obbligatoria (esplicito meglio: può capitare di morire, in ospedale e non necessariamente è colpa dei medici): dipende dalla gravità della situazione e dalla possibilità (in quel momento!) di inquadrare correttamente, l’entità del danno.
Esistono, non ce ne libereremo così facilmente, i sintomi subdoli !