riflessioni in libertà: quest’anno il mio gelsomino è fiorito, un pò in ritardo, tantissimo.
Continua a fiorire, tantissimi fiori belli e profumati.
Mi fa venire in mente che ho la (s)fortuna di vivere in tempi di WMC (World Class Manufacturing) a cui avevo accennato già in questo articolo.
La natura sa esser generosa (il mio gelsomino continua, imperterrito, a fiorire: quanti di questi fiori sono di troppo?); l’uomo ambisce a spremere fino all’ultima goccia dalla natura e dai suoi simili (vedi appunto il tremendo WMC, che sta a significare che il lavoro umano va spremuto fino all’ultima goccia pagandolo il meno possibile: stiamo lentamente, ma molto percepibilmente, ritornando all’ottocento della rivoluzione industriale, in quanto a tutela dei diritti dei lavoratori).
Leggevo, su internazionale 854/2010, un piccolo trafiletto che parla di un grande problema: 2,5 milioni di esseri umani producono vestiti (spesso anche i nostri, sia pur firmati e glam) stipendiati a partire da 19 euro/mese; pare proprio che siano troppo pochi, non ce la fanno a vivere (neanche voglio immaginare quanto debbano lavorare, in una giornata, per arrivare a guadagnare i loro scarsi 20 euro al mese) neanche in Bangladesh e protestano. Ovvia la considerazione: gli occidentali – fieri fautori del WMC – andranno a farsi fare i vestiti altrove, lì dove gli operai non protestano. . . .
Il che ricorda un pò la minaccia di Marchionne agli operai pomiglianesi: non abbandonerò la Polonia per costruir auto a Pomigliano se non . . . .
E mi ricorda che la Sanità, fiore all’occhiello dello stato sociale di un paese civile, è sotto attacco, un pò dovunque: lavorare di più – pagati uguale o anche meno di prima (c’è la crisi!) – e attenzione che se non ci si piega si paga, pesante, il prezzo dell’opposizione a questo meccanismo che, mi vien da pensare, finirà per distruggere tanti progressi che sembravano oramai consolidati . . . .
Poi magari scopri che ti licenziano non perchè c’è la crisi, ma perchè hanno truffato tutto il truffabile . . .