… mi vien da pensare oggi al ricevere in ambulatorio un’arzilla paziente (classe 1913) che oggi vince la palma della più anziana; arriva in compagnia, lucida, cammina da sola tranquillamente …..
E mi torna in mente che ieri, al lavoro, aprii la porta per accogliere il paziente successivo – ricoverato in ospedale da qualche giorno – e rimasi molto colpito dal notare che stavo facendo entrare una persona che sapevo avere tre anni più di me ma che dall’aspetto fisico avrei potuto dire esser mio padre; in lista per trapianto cardiaco, una storia clinica molto pesante…..
Della serie nella vita ci vuol fortuna …..