Contrariamente a quanto diffusamente consigliato il gruppo Cochrane afferma che tutto sommato è meglio non vaccinare la popolazione come misura di prevenzione delle complicanze dell’influenza o febbre suina A (virus H1N1).
A U T H O R S ’ C O N C L U S I O N S
The results of this review seem to discourage the utilisation of vaccination against influenza in healthy adults as a routine public health measure. As healthy adults have a low risk of complications due to respiratory disease, the use of the vaccine may be only advised as an individual protection measure in specific cases.
L’articolo è interamente disponibile cliccando qui
Il virus H1N1 era l’agente della famigerata influenza spagnola che provocò la pandemia del 1918: approfondimento (in inglese) qui
aggiornamenti ulteriori su Morbidity and Mortality Weekly Report del Center for Desease Control (in inglese) www.cdc.gov/mmwr
Intervista sui rischi in Italia a Gianni Rezza, epidemiologo dell’Istituto Superiore della Sanità su corriere.it
Leggi anche l’articolo con le raccomandazioni del Ministero degli Affari Esteri
La carne di maiale non trasmette l’influenza suina, si trasmette come la normale influenza mediante contatti diretti quali tosse, starnuti, baci.
AIFA (Agenzia Italiana del FArmaco) raccomanda di evitare la prevenzione fai-da-te.
Per informazioni aggiornate è possibile visitare subito e gratuitamente il sito dei Centers for Disease Control in inglese dedicato alla nuova influenza H1N1, il sito del Ministero della Salute ed il sito dell’OMS / WHO in inglese con gli aggiornamenti settimanali sull’evoluzione della pandemia.
Consulta la mappa di un ricercatore (auto-dichiaratosi tale – consulta solo le fonti ufficiali per notizie sicure!) americano che riporta la distribuzione dei casi di influenza suina su google
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complimenti collega, bel blog
grazie mille
:-)
Buona sera. Il mio intervento è in accordo con quanto riscontrato nella realtà del luogo dove abito: lago Maggiore sponda piemontese. Dai sintomi riscontrati nel sottoscritto e in due miei colleghi (tra cui un medico), e secondo quanto riscontrato nella variazione in negativo dei bambini presenti all'asilo e alle elementari, avendo due figli di quell'età, e parlando con gli altri genitori, posso azzardarmi a dire che almeno nella mia zona il virus A/H1N1 è passato come un tornado: in maniera improvvisa quasi senza avvisaglie, ha colpito un pò tutti, e con una virulenza ben più lieve di quanto ci si aspettasse. Il problema si può scomporre in vari aspetti:
1) Il vaccino è effettivamente necessario? La risposta deve venire dal colloquio tra il paziente e il proprio medico di fiducia.
2) Il vaccino è stato reso disponibile solo da pochi giorni e, posso testimoniarlo dalle mail che ci sono pervenute, non è vero che eravamo tutti informati su chi e quando si sarebbe dovuto vaccinare prima.
3) E' alle porte l'arrivo del virus influenzale di stagione. Sappiamo che un vaccino ha bisogno di almeno due/tre settimane perchè il corpo produca le necessarie difese: sottoporsi a una vaccinazione per un altro ceppo virale, in questo intervallo non è controindicato?
4) E' stato diramato dagli organi di informazione il comunicato in cui veniva dichiarato che bastava un piccolo test per valutare la positività alla "suina" in caso di sospetto. Peccato che il test sia stato reso disponibile solo per i ricoverati con una sospetta influenza A, e non per uno screening di massa, per il quale non ci sarebbe stato il tempo necessario.
Se posso esprimere un mio personalissimo pare: è mia opinione che dalle mie parti il virus influenzale A sia per fortuna passato da tempo e ha colpito la maggior parte della popolazione, e la stragrande maggioranza non se n'è nemmeno accorta. A questo punto il vaccino , pur disponibile, è un di più, perfettamente inutile. Piuttosto siamo ancora in tempo per la vaccinazione stagionale.
Mi scuso se non sono riuscito ad esprimermi al meglio, e se per caso qualcuno vuole contraddirmi sono pronto ad accettare le critiche.
Rinnovo i saluti di apertura.
grazie per l'articolato commento!
La mia convinzione è che, comunque, sono necessari studi su vasta scala che possano confortare l'ipotesi che si deve o non deve intraprendere una strada terapeutica o preventiva.
Nel caso della suina abbiamo assistito, spesso impotenti, al crescere dell'informazione panico senza poter dire nè si nè no, che alla gran maggioranza degli operatori mancavano dati solidi per potersi esprimere (per non citare i roboanti proclami lanciati dalla stampa ma poi disattesi nella pratica - come il caso del test di cui riferisci) !
Inoltre voglio ribadire che appare quantomeno sospetta la deliberazione della corte dei conti che ha dato il via libera alla fornitura dei vaccini, giustificando la sentenza per l'emergenza; st'emergenza mi ricorda tanto l'aviaria che pochi anni fa fece tanto parlare con così poche conseguenze.
Un allarme per i ricchi, mentre i poveri muoiono sul serio ma senza nessun allarme per la sanità pubblica