L’insonnia è il disturbo del sonno più diffuso in tutto il mondo: ne è affetto da un terzo ad un quarto della popolazione mondiale e si stima che circa il 10% della popolazione generale soffre di una forma di insonnia tale da richiedere un intervento terapeutico.
L’insonnia può essere una malattia, coesistere nel contesto di altri disturbi, o essere un sintomo di altre patologie della sfera neurologica, psichiatrica, internistica.
Nonostante ciò l’insonnia rimane scarsamente riconosciuta dai medici e quindi sotto-diagnosticata o non trattata correttamente: approssimativamente il 60% degli insonni non ha mai parlato dei propri disturbi del sonno con il medico curante.
Se avete già provato con le regole d’oro, ma con scarso successo, potrebbe esser il caso di pensare alla terapia comportamentale via internet CBT-I.
In particolare SHUTi potrebbe esser un valido strumento per contrastare l’insonnia: la terapia comportamentale via internet CBT-I è la tecnica preferenziale per combattere questo disturbo del sonno secondo le linee guida cliniche di American Academy of Sleep Medicine, di Center for Disease Control CDC e di National Institutes of Health NIH.
Ci sono evidenze che la terapia comportamentale via internet CBT-I abbia lo stesso livello di efficacia dei farmaci ipno-inducenti mediante tecniche che interrompono il circolo nefasto di pensieri, sentimenti e comportamenti che inibiscono il sonno ristoratore generando, peraltro, un miglioramento più efficace e persistente dei pattern di sonno.
Lee M. Ritterband, PhD et al
Effect of a Web-Based Cognitive Behavior Therapy for Insomnia Intervention With 1-Year Follow-upA Randomized Clinical Trial
JAMA Psychiatry. 2017;74(1):68-75. doi:10.1001/jamapsychiatry.2016.3249
Daniel J. Buysse, MD et al
Clinical Management of Insomnia Disorder
JAMA. 2017;318(20):1973-1974. doi:10.1001/jama.2017.15683
Gli articoli in cui parlo di insonnia sono tutti qui.
