Integratori: verso una normativa per le pubblicità

Case produttrici di alimenti salutistici e importanti esperti del settore si sono di recente riuniti per discutere la regolamentazione in merito agli health claims. L’evento organizzato da FederSalus e Università Cattolica del S. Cuore ha rappresentato l’occasione per sottolineare come, nonostante il positivo andamento del mercato degli integratori alimentari, continuano a esistere problematiche legate agli aspetti regolatori del mercato. Per ottenere maggiore chiarezza nelle valutazioni occorrono dialogo fra industria e autorità di controllo, armonizzazione delle procedure e linee guida più dettagliate. Questo, in sintesi, quanto emerso dall’incontro apertosi con un approfondimento dei lavori dell’Efsa (Agenzia europea della sicurezza alimentare) che il 1° ottobre 2009 ha pubblicato la prima serie di opinioni scientifiche sugli health claims.
Lo schema di valutazione dell’Agenzia si basa su tre punti:
– caratterizzazione dell’alimento o dell’ingrediente;
– rilevanza del claim richiesto nei confronti della salute umana;
validazione scientifica del claim.
“Il quadro normativo in materia di claims è in rapida evoluzione. La sua applicabilità “orizzontale” riguarda anche prodotti disciplinati da norme specifiche, quali integratori, dietetici, alimenti addizionati di vitamine e minerali, novel food” ha spiegato Bruno Scarpa della Direzione Generale Sicurezza Alimenti e Nutrizione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

Della serie: attenzione alle bufale salutiste

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