La displasia prostatica benigna tende a peggiorare nel tempo. Si tratta di una malattia che interessa fra la metà ed i due terzi degli uomini nella settima decade di vita, e la sua natura progressiva è stata confermata.
Nel complesso è scarsamente prevedibile l’evoluzione della condizione patologica, per cui è difficile stimare la progressione nel singolo paziente.
Il monitoraggio dovrebbe durare tutta la vita, ed andrebbero presi in considerazione interventi precoci che possano modificare favorevolmente la storia naturale della malattia.
BJU Int 2008; 102: 981-6