la lotta di Obama

mentre in Italia nulla o quasi accade – a parte i roboanti proclami di innovazione legati alla massiccia introduzione della sanità elettronica (entro il 2012! Nel mentre continuano a girare, tranquillamente, le prescrizioni mediche scritte a mano) ed una pesante revisione dei costi, al ribasso, che finirà per provocare un altrettanto pesante calo della qualità delle prestazioni (cosa di cui non importa a nessuno, son tutti a discutere della coda sull’autostrada o dell’influenza suina e non su come le aziende sanitarie sopravviveranno agli sconti – fino al 45% – che saranno praticati al tariffario: sconto vuol dire soldi in meno, vuol dire che le aziende sanitarie dovranno erogare almeno gli stessi livelli quantitativi di prestazioni ricevendo gli stessi soldi! Facile capire che si cercherà di risparmiare da qualche parte, vero ? Provate ad indovinare dove?)  – negli Stati Uniti Barack Obama lotta: lotta per modificare un modello di sistema sanitario che non piace alla gente ma piace molto a chi ha contribuito a crearlo.

Con i costi medici più alti del mondo, una pressione finanziaria insostenibile sia per lo Stato che per i privati, e 47 milioni di cittadini sprovvisti di ogni copertura in caso di malattia, la questione-salute è un groviglio di problemi irrisolti da decenni (negli USA). Forse inestricabili, per i potenti interessi economici coinvolti.
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