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La marijuana aumenta il rischio di cancro ai testicoli

Fumare erba aumenta significativamente la probabilità di cancro ai testicoli:  la marijuana (ad alte dosi, per uso frequente o prolungato) è stata da più studi ritenuta colpevole anche di effetti collaterali sulla psiche, sul sistema endocrino, sul cuore e sulla circolazione, nonché causa di alterazioni psicomotorie a cui andrebbe aggiunto il rischio di sviluppare la forma più aggressiva di tumore del testicolo, il non seminoma.
Lo dimostrerebbe uno studio pubblicato sulla rivista Cancer   (DOI: 10.1002/cncr.27554) a cura di ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center, che hanno analizzato i dati di 369 uomini tra i 18 e i 44 anni con una neoplasia testicolare confrontandoli con quelli di 979 coetanei sani: il rischio di sviluppare cancro non seminoma del testicolo fra quanti hanno dichiarato di utilizzare canapa indiana è superiore del 70 per cento e risulta particolarmente elevato (circa il doppio in confronto a chi non ha mai fumato erba) fra quanti hanno rivelato di fumare marijuana almeno una volta alla settimana e/o ne hanno fatto uso per un lungo periodo iniziando dall’adolescenza.
Il pericolo, inoltre, pare legato esclusivamente al non seminoma, la variante meno diffusa e più aggressiva di neoplasia testicolare (circa il 40 per cento dei casi), che tende a colpire i ragazzi giovani, fra 20 e 35 anni. «Dobbiamo ampliare lo studio e approfondire le analisi – ha detto Stephen Schwartz, epidemiologo autore della ricerca -, per capire bene quali siano i legami fra la malattia e l’uso di canapa indiana e perché risulti una relazione con un tipo soltanto di tumore delle ghiandole genitali maschili». L’altro tipo di tumore testicolare, il seminoma, è più frequente, con un’evoluzione più lenta e interessa solitamente uomini fra i 30 e i 40 anni.
«Quello che è importante far capire ai ragazzi – sottolineano gli autori della ricerca – è, soprattutto, che si sa ancora molto poco delle conseguenze a lungo termine del fumo di marijuana, specialmente per chi ne fa un uso massiccio. Quindi è un “divertimento” azzardato, di cui è bene conoscere i pericoli».
Fra l’altro, quello dei testicoli è sì definito un tumore raro (sono circa mille i nuovi casi ogni anno in Italia), ma è la neoplasia più frequente nei giovani maschi adulti: soltanto l’1 per cento, infatti, interessa uomini sopra i 40 anni.
Il tasso di guarigione  è altissimo (intorno al 90 per cento) e le strategie di cura ormai consolidate, sia mediche che chirurgiche, garantiscono ai pazienti un’ottima qualità di vita futura.

AGGIORNAMENTO: una recente metanalisi conferma le evidenze sopra riportate.
Gurney J
Cannabis exposure and risk of testicular cancer: a systematic review and meta-analysis.
BMC Cancer. 2015 Nov 11;15:897. doi: 10.1186/s12885-015-1905-6.

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'
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