Orbene, penso sia necessario partire dall’inizio, ovvero dall’allarme che non c’è.
Vai in giro per la città e non puoi non legger, negli ultimi tempi, la civetta che ti lancia l’allarme per l’ennesimo caso di meningite.
De facto i dati toscani riguardanti la Meningite meningococcica ci dicono, ad esempio, che in passato (2006) i casi registrati (la denuncia è OBBLIGATORIA!) sono stati ben 36!
fonte (quotidiano sanità che estrapola i dati dal sistema di sorveglianza di ISS).
Merita specificare che le meningiti batteriche hanno un chiaro andamento stagionale, con un picco di incidenza nei mesi invernali.
Ergo: fate SEMPRE riferimento a siti informativi affidabili (ISS, ad esempio) e #statesereni che, ad oggi, non c’è una vera EMERGENZA meningite.
Tanto per sottolineare uno degli aspetti che può contribuire ad enfatizzare la percezione del problema: in tre regioni (tra cui la Toscana) è stato registrato un aumento dei casi; tale aumento potrebbe essere dovuto a un reale incremento delle infezioni o, più verosimilmente, all’uso di diagnostiche più sensibili e a un miglioramento dell’attitudine alla notifica.
I dati della sorveglianza sono raccolti ed analizzati dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’ISS, e sono disponibili sul sito ufficiale, che viene aggiornato con frequenza trimestrale.
Che strano: nel 2008 pubblicai un articolo il cui titolo è ==>
Informazione di servizio: la Regione Toscana ha pubblicato le informazioni sulla campagna di vaccinazione contro il meningococco C.
Per sapere chi deve e/o può vaccinarsi clicca qui
l’elenco di tutti i centri pubblici dove fare la vaccinazione, divisi per azienda sanitaria e zona è consultabile qui.
Ci si può rivolgere anche ai medici e pediatri di famiglia, che hanno siglato un accordo regionale che viene poi applicato dalle varie Asl.
La vaccinazione con vaccino antimeningococcico tetravalente ACWY è offerta gratuitamente a tutti i ragazzi in fascia di età dagli 11 anni compiuti al compimento del 20° anno, anche se mai vaccinati o già vaccinati nell’infanzia.