Molti lo sanno, tanti (troppi) non ci pensano: gli incidenti stradali sono responsabili di 1,2 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno nel mondo. Questi i dati dell’ultimo rapporto dell’organizzazione mondiale della sanità che lancia un grido di allarme su una situazione ormai incontrollabile e che – soprattutto – lascia quasi indifferenti i governi di molti Paesi, soprattutto quelli in via di sviluppo.
E’ la prima volta che si riesce a mettere in piedi uno studio approfondito e fare un bilancio sulla sicurezza stradale in 178 paesi condotto su dati del 2008: gli incidenti della strada sono la prima causa di morte tra i 5 e i 29 anni e che più del 90% dei decessi provocati da auto avviene nei Paesi in via di sviluppo i cui governi sono concentrati su ben altri problemi.
La maggior parte delle vittime era a piedi o su due ruote e che quindi gli anelli deboli del sistema trasporto, alla fine, sono sempre loro, come dimostrato anche dalle tante inchieste della Comunità Europea.
Gran parte di questi incidenti provocano una lesione permanente.
Ha quindi ragione il medico a tranquillizzare il giovane paziente (e la sua accompagnatrice) ansioso perchè potrebbe aver un tumore della tiroide (io non l’ho detto, eh! Siccome l’esame non è negativo, subito parte l’ansia !!) a fargli presente che dovrebbe esser molto più ansioso quando attraversa la strada ?
Di sicurezza stradale ho già parlato in questi articoli