Dopo l’alzata di scudi degli istituti di diagnostica, la Regione Toscana apre il tavolo della concertazione per trovare un equilibrio tra la delibera con la quale ha ridotto le tariffe riconosciute per gli esami in convenzione e le richieste dei medici liberi professionisti. E’ stato lo Studio Ecografico Ciatti, che in seguito al ribasso delle tariffe ha firmato la cassa integrazione in deroga per quattro dei suoi sei dipendenti, ad avere un primo colloquio con la Regione. “Due ore di faccia a faccia che hanno portato ad una decisione importante – dice Stefano Ciatti – una commissione di medici è stata convocata dalla Regione che darà il via al tavolo di concertazione che dovrà rivalutare gli aspetti professionali e scientifici della delibera”. Della commissione faranno parte tre medici liberi professionisti, tra cui Ciatti, indicati dal gruppo Medito che a Prato raccoglie la maggior parte dei radiologi, e tre medici che lavorano per il servizio pubblico. “Non ci presenteremo solo per battere cassa – spiega Ciatti – abbiamo già un pacchetto di proposte che che danno centralità al paziente. Ho sempre detto che questa non è solo una questione economica”.
Tre le idee che la commissione porterà al tavolo regionale: prevedere maggiori crediti formativi per i medici che lavorano nel campo della diagnostica, in particolare dell’ecografia; istituire il controllo della qualità attraverso un team di esperti scelti dalla Regione per verifiche a campione sull’attività e sull’appropriatezza degli istituti che operano in convenzione con il sistema pubblico; esamina delle tariffe. “E’ necessario riportare la discussione sui binari della concretezza partendo da dati certi – spiega Federico Conti, amministratore delegato dello studio Ciatti – la componente professionale può dare il suo contributo che è prima di tutto garanzia per i pazienti, e le proposte preparate per la Regione lo dimostrano. Rivedere i contenuti della delibera, puntando prima di tutto sulla parte scientifica, significa avviare un percorso costruttivo che può anche far cadere quelle cautele che il nostro studio ha assunto nei confronti dei suoi dipendenti”.
Negli ultimi giorni non è stata solo la Regione a cercare Ciatti: “Ho avuto un colloquio anche con la Asl 4 – dice il medico – e con il direttore generale Cravedi abbiamo deciso di tentare un progetto pilota per scrivere le linee guida sull’appropriatezza d’indagine. Lo faremo insieme all’Università di Firenze con l’obiettivo di realizzare uno strumento utile, efficace e in grado di stabilire presupposti e indicazioni precise sulla complessità degli esami di diagnostica”.
Nadia Tarantino
La Nazione, cronaca Prato lunedì 18 gennaio 2010