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le cattive abitudini

sono dure a morire, è ben noto . . .
Un pò di riflessioni sanitarie sulla strada che mi porta in ospedale per una chiamata – mattutina ma per fortuna non troppo – per la reperibilità: le strade sono semi-deserte, non ci sono code ai semafori (che piacevole riduzione del frastuono feriale) eppure non poche delle poche auto/moto corrono; mi tengo sotto i 50 km/h – non devo andare con urgenza e so che comunque, per le condizioni del traffico, arriverò in meno di 10 minuti – e noto che mi sorpassano in tanti e rapidamente scompaiono alla vista (almeno 80 km/h ? forse di più ?) . . . .
Quanti di quelli che sfrecciano avranno reali motivi d’urgenza (secondo me praticamente nessuno) ?
Quanti, tra quelli che sfrecciano ed hanno reali motivi d’urgenza, hanno motivi d’urgenza tali da giustificare la violazione del codice della strada per eccesso di velocità in una situazione in cui, ragionevolmente, comportandosi rispettosamente arriveranno uno forse due minuti prima di me che rispetto il limite ?
Il problema è che si è talmente radicata l’idea che ho fretta, che non devo perder tempo inutilmente che anche quando non c’è necessità (quando, veramente, c’è reale necessità al punto da rischiare con comportamenti pericolosi per se e per gli altri ? Chiediamocelo!) si reiterano comportamenti insensati (arrivi ugualmente, magari eviti un incidente, consumi meno benzina che male – alla tasca ed all’ambiente – non fa).

E saltando di palo in frasca, ma sempre a proposito di cattive abitudini, mi ritorna in mente – m’ha veramente sconcertato! – il sito web multilingue di un venditore di prodotto miracoloso per la pulizia dell’intestino in cui gli utenti del prodotto narrano di aver defecato le cose più incredibili (ci sono le foto!) e descrivono con estrema accuratezza i prodotti delle loro viscere grazie all’azione miracolosa del colonix (ebbene si, il link non lo metto, il nome lo pubblicizzo).
Una serie di dottori ne esalta le doti: ho provato a ricercare qualcuno degli istituti in cui lavorerebbero i colleghi ma su web non se ne trova traccia . . . .
Di fatto la stitichezza è un gran problema, tanti ne soffrono: parlando con i pazienti che ammettono di aver questo disturbo mi rendo conto che quasi tutti mangiano male, bevono poco e non fanno l’attività fisica che dovrebbero fare . .  .
Sarà che non sono malati, ma semplicemente non si impegnano per avere una sana condotta di vita come sarebbe necessario ?

Dott Sabino Berardino: Dott Sabino Berardino Medico Chirurgo, a Firenze Specialista in Medicina Interna perfezionato in Ecografia ed Ecocolordoppler Vascolare Master di I livello in 'nuove tecnologie in Medicina - elearning'

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