Secondo una ricerca americana l’olfatto femminile è particolarmente sensibile agli odori e in particolare al sudore degli uomini. Il gentil sesso infatti è per natura predisposto a distinguere e scegliere i partner in base alle loro caratteristiche odorose. Gli studiosi ritengono che questa peculiarità si sia sviluppata per consentire alle donne di selezionare i partner migliori, con maggiori probabilità di generare una progenie sana. Tali conclusioni sono il risultato di un’indagine che ha coinvolto volontari di entrambe i sessi, a cui è stato chiesto di valutare l’intensità di diversi campioni di sudore, sia singolarmente sia associati ad altre fragranze. Uomini e donne hanno dato gli stessi giudizi nei confronti dei campioni originali di sudore. Nel secondo caso è stato possibile determinare la capacità o meno dei due sessi di isolare l’odore umano dagli altri, anche in presenza di altri profumi (un fenomeno noto come adattamento olfattivo incrociato). Le donne hanno mostrato una abilità decisamente superiore: solo due delle trentadue fragranze profumate hanno impedito alle signore di distinguere l’odore di sudore ad esse mescolato. Mentre, per gli uomini, ben diciannove profumi su trentadue sono risultati predominanti e hanno falsato le capacità olfattive maschili. Ma non si tratta dell’unica scoperta dei ricercatori del Monell Center di Philadelphia: risulta anche che il sudore maschile sia molto più difficile da stemperare. Infatti i profumi utilizzati nei test sono riusciti a coprire con successo il 50 per cento dei campioni di sudore femminile, ma solo il 19 per cento di quelli maschili. «Questo studio dimostra che il sudore umano contiene informazioni particolarmente importanti per il sesso femminile», spiega la dottoressa Leslie Knapp, antropologa dell’Università di Cambridge. Le donne hanno molti motivi per essere accurate nella scelta del compagno, siccome investono dì più nel processo riproduttivo rispetto agli uomini. «Gli uomini invece non hanno bisogno di essere così esigenti, hanno molti spermatozoi e possono riprodursi con molte femmine». In termini evolutivi, chiarisce la Knapp, era preferibile per una donna accoppiarsi con un compagno che avesse un patrimonio genetico diverso dal suo (e quindi anche con un diverso odore, che è parzialmente legato all’espressione genica), per produrre una prole più robusta e con maggiori speranze di sopravvivenza.

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