lo shopping di Natale danneggia anche il cuore, non solo il portafogli

Aggirarsi tra i negozi alla ricerca di doni, con un occhio al bilancio e il conto alla rovescia in attesa della tredicesima, fa schizzare – nel 50% degli acquirenti – in alto la pressione, ben oltre i livelli di guardia. Dando così il la, in alcuni casi, all’ipertensione che può a sua volta può esser il primo passo per cardiopatia, nefropatia, retinopatia, ictus, mal di testa e osteoporosi.
Ma anche agli attacchi di panico, che tra pacchi da scartare e doni da preparare sono sempre in agguato, pronti ad assaltare gli shopper improvvisati per il Natale.
A mettere in guardia da rischi della corsa agli acquisti tra luci natalizie, palline e agrifogli, è uno studio della University of East London, realizzato su 30 persone – 15 uomini e altrettante donne – spedite a comprare diversi regali in un tempo massimo di 75 minuti. Battito cardiaco in aumento del 10%, pressione in crescita e stress diffuso per la febbre da regalo, rivela dunque lo studio Gb. Con le donne che si lasciano angosciare più degli uomini: per loro il livello di stress triplica, mentre nei maschi si limita a raddoppiare.
E chissà che i risultati della ricerca non diventino una scusa valida per evitare l’assalto ai doni dell’ultimo minuto, con un sospiro di sollievo non solo per la salute dei consumatori, ma anche per i loro portafogli.

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